Badia Petroia: nasce il comitato. «Far tornare l'abbazia agli antichi splendori»
Ripristinare la piena accessibilità e visibilità alla vicenda di Badia Petroia, con particolare attenzione al caso dell’abbazia millenaria, che si trova purtroppo da anni in una condizione strutturale critica: l’atrio è stato messo in sicurezza con armature che ne deturpano la bellezza architettonica, a causa di una struttura pericolante adiacente la chiesa e la cripta risulta inaccessibile al pubblico da decenni. Con questo obiettivo è nato ad ottobre 2020 il comitato «Ripristino Badia Petroia», un’associazione di volontariato apolitica. Al vertice c'è Francesco Fulvi, vicepresidente Paolo Bellucci e portavoce Elena Maestri.Il comitato conta attualmente circa 40 membri e rappresenta un gruppo eterogeneo, composto non solo dagli abitanti della frazione, ma da personalità appartenenti ad un panorama storico e culturale nazionale. «Ripristino Badia Petroia si impegna – hanno detto i vertici - a collaborare con l’amministrazione comunale, la Proloco, la Parrocchia e tutti gli enti che abbiano a cuore le sorti di Badia Petroia. La riuscita del progetto rappresenterebbe una conquista importante non solo per gli abitanti della frazione, ma per il turismo di tutta la realtà dell’Alta Valle del Tevere». Sabato, 19 giugno, a partire dalle 10 al Giardino di Badia, si terrà una riunione privata tra rappresentanti di istruzioni comunali, statali, diocesane e associative per organizzare un piano di recupero della zona.