Pellegrini per un giorno lungo il percorso Francescano da Villa Montesca a Città di Castello al bellissimo borgo di Citerna

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26 Maggio 2017

Una bella camminata, attraverso il sentiero Francescano, con la Verna, come punto di orizzonte che segna e orienta il percorso.

Partenza dalla Villa Montesca, di Città di Castello, per un doveroso omaggio al Barone Franchetti e la moglie Alice e sottolineare l’importanza che il 2017 sarà l’anno del barone di cui ricorre il centenario dalla morte.

Un percorso attraverso luoghi con viste mozzafiato, quali l’Eremo Convento di Buonriposo, la Valle di Lerchi, Caldese, il Borgo di Celle, Le Burgne e infine il borgo di Citerna, inserito tra i borghi più belli d’Italia.

Già ordini del giorno presentati nei vari comuni richiedevano interventi e attenzione per questo sentiero Francescano, conosciuto soprattutto nella parte sud tra Gubbio ed Assisi.

Ma questa iniziativa diventa un primo passo importante, dove due comuni, Città di Castello e Citerna, insieme a tante persone, vogliono riscoprire, l’importanza sia turistica che religiosa di questo percorso, che si snoda su una delle zone più belle dell’Umbria, a cavallo di diverse regioni, in un percorso bello ma non adeguatamente qualificato e promosso.

Altri comuni vengono attraversati dal percorso, e sono comuni a noi confinanti, (Sansepolcro a nord e Montone e Pietralunga verso sud). Iniziative coordinate, non possono far altro che del bene al nostro territorio, in un ambiente unico, dove una mobilità alternativa, lenta, sia a piedi che in bici può fare la differenza.

Il sentiero Francescano ha un percorso complessivo dalla Verna a Greccio, di circa 500 km.  Le 8 tappe a piedi dalla Verna ad Assisi, rendono possibile questo percorso senza un impegno di tempo enorme.

A questa camminata, seguirà nel mese di giugno sabato 17 un convegno tematico, assieme a tutti i comuni umbri e toscani, oltre che vescovi e diocesi, attraversati dal sentiero, dalla Verna fino ad Assisi.

Saranno gettate le basi per progetti intercomunali e interregionali dove  si cercherà di promuovere una riqualificazione complessiva, per una mobilità alternativa, che sta nel muoversi lentamente tra le bellezze naturalistiche e storiche in un territorio unico nel suo genere.

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