News

Presepe con smartphone e ripetitori: il Natale per don Giorgio Mariotti e i ragazzi di Nuvole

Presepe «hi-tech» al tempo del Covid. Ai piedi dell’altare della piccola e suggestiva chiesa di Nuvole dedicata a San Biagio (protettore della “gola”) non passa certo inosservato un presepe a dir poco originale realizzato dal parroco, don Giorgio Mariotti, ideatore di numerose iniziative finalizzate ad un corretto utilizzo di smartphone, tablet e computer.

Un presepe parzialmente secondo tradizione, dove accanto alla capanna della natività ed alcune statuine, spuntano quasi d’incanto immagini di vita moderna: cellulari di ultima generazione, tralicci, antenne, ripetitori, ponti radio. Un presepe “hi-tech” semplice, realizzato dai ragazzi della parrocchia, che nasconde però un forte ed unico messaggio calato tra l’altro in un momento storico, quello della pandemia, in cui la tecnologia è indispensabile per dialogare e ridurre delle distanze, per vivere.

«Nella sua semplicità il presepe di Nuvole, realizzato da due ragazzini – precisa con un pizzico di orgoglio e gratitudine don Giorgio Mariotti –  ha una profondità teologica profonda. Con la venuta del Figlio di Dio in mezzo a noi lui ci riporta la ‘connessione con Dio’  che era stata interrotta con il peccato di Adamo ed Eva.  Ecco ‘l’antenna’  dello Spirito  Santo che ‘trasmette’  la nuova vita in Cristo a coloro che ‘aprono’ i loro ‘cellulari del cuore’ a questa comunicazione. Per noi cristiani questa ‘connessione’ lo hanno fatto i nostri genitori nella fede che ci hanno portato al fronte battesimale. Li’ ci è stata donata questa Vita Nuova di Cristo che la morte e il peccato sono vinti. Sta ora a noi continuare a farla vivere aderendo alle Parole del Vangelo». 

«Nella vita sociale – ha proseguito il parroco “hi-tech” – questa pandemia ha tolto tanti momenti di convivialità, di incontri, di condivisione. Forse in alcuni casi dobbiamo ringraziarla, perché ci ha allontanato da abitudini non importanti e in certi casi anche dannose, fatte di esagerazione. Abbiamo scoperto più vita familiare, più vita domestica. La nostra vita si è fatta più ‘essenziale’. Anche nella tradizione religiosa qualcosa è venuto a mancare, come ad esempio la santa Messa di mezzanotte che era per molti, praticanti e non, un appuntamento da non mancare. Come è venuta a mancare la mostra dei presepi che per la nostra città era diventata una occasione per far conoscere anche  il nostro territorio sia a livello nazionale che internazionale da tanti anni. Nelle nostre parrocchie abbiamo cercato di sopperire a questa mancanza allestendo dei tipici presepi che richiamano alle nostre feste religiose. A Nuvole con il presepe “tecnologico”, che richiama la festa di san Biagio che da diversi anni viene celebrata con la benedizione dei cellulari. Quest’anno sarà il 7 febbraio. Sappiamo che in questa pandemia l’uso di questi mezzi è aumentato in modo notevole nelle nostre abitudini».

CORRELATI

- Le nostre iniziative -spot_img

POPOLARI

spot_imgspot_img