Riqualificazione urbanistica, via dei Casceri, Altrocciolato e scuola di Rivogliano nel question time del consiglio comunale

di:
27 Novembre 2017

Via Vittorio Veneto. Riqualificazione urbanistica, via dei Casceri, Altrocioccolato e scuola di Rivogliano nel question time del consiglio comunale di Città di Castello che si è svolto lunedì 27 novembre. 

Nella prima interrogazione, il consigliere comunale del Psi Luigi Bartolini ha parlato della riqualificazione della stazione di benzina di via Vittorio Veneto. Considerata la posizione strategica dell’area, all’ingresso sud della città, chiediamo che l’Amministrazione prescriva al proprietario di mettere mano ad una maggiore manutenzione.  “Parliamo di una zona privata” ha detto l’assessore ai Lavori Pubblici Luca Secondi “grazie anche a questa istanza, si è proceduto ad una ripulitura. Chiederemo al proprietario delle intenzioni di recuperare l’area o perlomeno di non tenerla in degrado. Ma ultimamente si è notata qualche iniziativa in tal senso”.  

Via Dei Casceri. Rispetto a via dei Casceri, Ursula Masciarri, consigliere del Psi, firmataria del documento insieme a Luciano Tavernelli del Pd, ha detto che “nella via si sono verificati avvallamenti, cedimenti del sottosuolo, rifacimenti delle reti tecnologiche, che hanno snaturato sia la l’architettura della pavimentazione, in porfido. Via dei Casceri, rappresenta una delle vie più importanti del nostro centro storico, coincidente forse con il cardo maximus, cioè la via perpendicolare al decumano di origine romana. C’è un progetto di ripavimentazione di questa importante arteria del centro storico e anche una ipotesi di diversa mobilità e regolamentazione degli accessi?”. Nella risposta, ancora di Secondi, è stato annunciata “l’aggiudicazione di Piazza dell’Archeologia, connessa ai lavori del centro storico. Via Dei Casceri è un tassello importante dal punto di vista architettonico e della mobilità del quartiere Prato. L’intervento è cospicuo in quell’arteria soprattutto per i sottoservizi che sono vetusti. Il comune da solo non può intervenire. Progettiamo in attesa di finanziamenti regionali. Speriamo di dare presto risposte anche su via di Casceri. Nella replica Tavernelli ha definito l’area “più antica e di grande pregio per le presenze monumentali. La riqualificazione urbana è priorità di governo, dobbiamo perseguirla con urgenza, fermo restando la reperibilità dei finanziamenti”. 

 Altrocioccolato. Il futuro di Altrocioccolato è stato al centro della terza interrogazione, proposta dal capogruppo Fdi, Andrea Lignani Marchesani. “E' ormai un appuntamento fisso. La contemporaneità con Eurochocolate nel capoluogo regionale non ha limitato l'afflusso a dimostrazione della complementarietà dei due eventi in considerazione di evidenti differenze di natura culturale e qualitativa. Ma in sede di consuntivo si sono alzati dei distinguo da parte degli organizzatori, in particolare sulla consistenza dei finanziamenti pubblici e della possibilità di trasferire la manifestazione in altra città, si parla di Assisi.” Per Lignani Marchesani se “questo tentativo andasse a buon fine non solo sarebbe un danno evidente per Città di Castello ma snaturerebbe anche la proposta alternativa di Altrocioccolato rispetto alle proposte consumistiche di Eurochocolate”. Per questi motivi il capogruppo di Fdi vuole sapere se “esistono veramente degli attriti con gli organizzatori relativi ai finanziamenti, invitando a dare confermare la manifestazione, che permette una continuità premiante sul fronte turistico e dell’animazione”. L’assessore al Turismo e Commercio Riccardo Carletti ha dichiarato che “avere manifestazioni in sequenza aiuta a sostenere il turismo in tutte le stagioni. Altrocioccolato ha anche un messaggio sociale importante e che condividiamo. Ma, come tutte le iniziative, ha bisogno di certezze economiche per programmare e migliorare. Gli attriti sono frutto di un equivoco: “Altrocioccolato è per natura itinerante. La distanza è di natura economica: un conto è dare un contributo e un conto è girare contributi del Gal, riservati alla promozione. C’è stato un chiarimento. Vogliamo mantenerla qui, dove è molto cresciuta. Nei prossimi giorni ci sarà un annuncio congiunto. Sono abbastanza ottimista”. “Auspico che possa rimanere ma dobbiamo anche noi ripensare le manifestazioni e riflettere su quanto si guadagna sulla continuità e quando ci si rimette” ha replicato Lignani. “I fondi alternativi creano ritardi sulla catena di spesa. Se funzionassero sarebbero più virtuosi. Le risorse vanno concesso con destinazione di spesa. Le manifestazioni tenute in vita se meritevoli, senza accanimento terapeutici”.  

Rovigliano. Nell’anno del Centenario franchettiano, Nicola Morini, capogruppo di Tiferno Insieme, ha chiesto notizie sulla scuola di Rivogliano: “Perché non siano finte o auto celebrazioni, l’eredità dei baroni deve essere realmente valorizzata, compresa la scuola di Rovigliano che attualmente si trova in un vergognoso stato di abbandono”. Morini, ricordandone la storia come modello d’avanguardia nel panorama pedagogico del Novecento, ha sostenuto che “l’edificio della scuola, attualmente di proprietà della Regione Umbria, è in condizioni precarie, spogliata di ogni arredo e ogni bene. Che cosa pensano di fare Comune e soprattutto Regione per favorire il pieno e repentino recupero o tutela della struttura in questione?”. Michele Bettarelli, vicesindaco e assessore alla Cultura, ha dichiarato che “le manifestazioni per il Centenario non sono di facciata. Verrà proposto un kit per conoscere direttamente il Metodo, sono stati fatti concerti, iniziative di Calibro, giornate del Fai, letture, l’annullo filatelico, la visita di Grasso…La volontà di valorizzare la figura e l’eredità dei baroni è chiara. Oggi possiamo visitarne la biblioteca e ammirarne alcuni arredi come il biliardo, il calesse dei Franchetti è esposto a Tela Umbra, dove abbiamo riqualificato il Museo e messo a posto il bilancio, il Parco di Villa Montesca è stato affidato all’Agenzia Forestale, la sede dell’archivio dell’Opera Pia regina Margherita è quasi sistemato. Dove possiamo intervenire, lo abbiamo fatto.  Sulla scuola abbiamo sollecitato la Regione per una gestione condivisa, grazie anche alle sue iniziative - ha detto al proponente. I beni mobili dovranno essere inventariati, almeno quelli di un certo valore, e quindi riportati a Palazzo Tomassoni e Villa Montesca per essere esposti nei luoghi dei baroni. Agire su Rivogliano è più difficile che in altri contesti. Anch’io sono preoccupato per come la questione sta procedendo. Ci impegneremo a fondi per valorizzare un bene che comunque non è il nostro”. Morini si è detto “profondamente insoddisfatto. Il bene non è direttamente disponibile per il Comune ma anche altri beni su cui siete intervenuti, come ha spiegato, non lo sono. Se l’intento del centenario è celebrativo o autocelebrativo, lo dirà alla fine l’impegno concreto su Rovigliano. Per ora non ci sono idee precise”. 

Tags