Terre degli Uffizi, a maggio una nuova mostra ad Anghiari
Si intitolerà “Il Papa Guerriero. Giuliano della Rovere e gli uomini d’arme” e vedrà tre opere dalle Gallerie degli Uffizi in esposizione al Museo della Battaglia
È stato presentato martedì 5 aprile il programma 2022 del progetto Terre degli Uffizi, il palinsesto di mostre diffuse sul territorio della Toscana che il museo di Firenze, in collaborazione con Fondazione CR Firenze all’interno dei rispettivi progetti Uffizi Diffusi e Piccoli Grandi Musei, organizza nelle città legate alle opere conservate nella collezione dell’istituto. Il museo propone otto nuove mostre per promuovere il legame del territorio con le sue ricchezze artistiche.
Ad Anghiari, “Il Papa Guerriero. Giuliano della Rovere e gli uomini d’arme” è la mostra che aprirà dal 21 maggio al 25 settembre al Museo della Battaglia. L’evento si pone in continuità con il progetto scientifico della prima edizione di Terre degli Uffizi – La civiltà delle armi e le Corti del Rinascimento, che indagava la presenza nel borgo aretino di un forte ceto sociale che traeva i propri profitti dal mestiere delle armi.
Alla presentazione erano presenti il primo cittadino anghiarese Alessandro Polcri e il direttore del Museo della Battaglia e di Anghiari Gabriele Mazzi che hanno espresso la loro soddisfazione per questa nuova iniziativa: “Siamo felici perché Anghiari, per la seconda volta, entrerà a far parte di questo grande progetto che mette in rete un’ampia parte dei comuni della Regione Toscana e che vede il Grande Museo degli Uffizi di Firenze relazionarsi con in musei del territorio come il nostro”.
Come spiegato da Mazzi, “Con questo nuovo appuntamento con le Terre degli Uffizi ad Anghiari, si conferma in maniera straordinaria quella che è stata la nostra intuizione scientifica proposta nel 2021, con la presenza ad Anghiari nel ‘400 di una fortissima borghesia di uomini d’arme. Stiamo portando avanti questo filone di studi che vedrà una nuova straordinaria novità con l’arrivo di altre tre opere dalle Gallerie degli Uffizi, di cui una fondamentale che ci permetterà di capire quanto gli uomini d’arme anghiaresi fossero legati alle corti del Rinascimento”.