Dal 30 settembre al 2 ottobre torna il Festival dell’Autobiografia

Il titolo di quest’anno sarà: “Un paese vuol dire non essere soli. Borghi e comunità in racconto nella valle della memoria.”

08 Settembre 2022
Lua

Dal 30 settembre al 2 ottobre si terrà ad Anghiari l’edizione 2022 del Festival dell’Autobiografia.

L’evento, organizzato dalla Libera Università dell’Autobiografia, punta a sostenere il valore identitario dei luoghi e quello della loro narrazione. Intenzione rimarcata anche nel titolo: “Un paese vuol dire non essere soli. Borghi e comunità in racconto nella valle della memoria.”

A questo proposito, verrà annunciata anche l’istituzione della Biblioteca nazionale della letteratura dei luoghi, intitolata alla biografa di comunità Fiorenza Mannucci. All’interno della Biblioteca saranno custodite storie di singoli e comunità perlopiù escluse da critica ed editoria, ma fondamentali per cementificare il senso di appartenenza verso un luogo e il suo racconto.

Il Festival verrà aperto venerdì 30 settembre dal sindaco di Anghiari Alessandro Polcri, dalla presidente della LUA Stefania Bolletti e dal suo cofondatore Duccio Demetrio. Quest’ultimo, insieme al direttore del Centro Ricerche e Studi autobiografici Athe Gracci, presenterà una sua mostra pittorica intitolata “Le mie colline, sempre il 30 settembre presso lo showroom Busatti. Le tele esposte saranno messe in vendita e il ricavato verrà destinato ai futuri progetti della LUA.

La giornata di sabato 1° ottobre vedrà come protagonista il poeta, scrittore e “paesologo” Franco Arminio, capace di restituire voce e visibilità a luoghi dimenticati o poco conosciuti di tutto il paese. Proprio per questo suo lavoro, ad Arminio verrà consegnato il premio Athe Gracci, mentre a Claudio Bacilieri, membro della commissione de “I borghi più belli d’Italia”, andrà quello Città dell’Autobiografia 2022.

L’ultimo giorno sarà infine caratterizzato dalle premiazione del concorso “L’albero delle ciliegie”, che vede in gara 150 partecipanti in rappresentanza di ben 16 regioni italiane. Domenica 2 ottobre I primi tre classificati nelle quattro categorie in gara verranno chiamati sul palco del Teatro di Anghiari e lì premiati.

Durante tutti i tre giorni della kermesse interverranno inoltre figure di spicco di numerosi rami culturali, dalla filosofia all’architettura, passando per psicoterapia e volontariato.

Duccio Demetrio ha così presentato il Festival di quest’anno. “Le letterature dei luoghi, le memorie partecipate e salvate, quanto scriviamo dei borghi dei loro paesaggi e delle piccole città amate o rifuggite, sono quest’ anno il grande tema esistenziale e simbolico del Festival dell’Autobiografia di Anghiari. I suoi messaggi vogliono sfidare le solitudini odierne che ci assediano, gli egocentrismi incuranti di tanta bellezza civile, estetica e umana. La scrittura, ancora una volta, lungi dall’essere soltanto un viaggio introspettivo ha bisogno di ritrovare e raccontare le coralità del passato dando voce alle nuove.”

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Il titolo di quest’anno sarà: “Un paese vuol dire non essere soli. Borghi e comunità in racconto nella valle della memoria.”