Il vicepresidente del Csm David Ermini in visita alla Mostra di Raffaello
“Un immersione nella cultura che fa rimanere meravigliati. Si rimane meravigliati spesso in Italia dove in tante occasioni si vedono opere d’arte di primo livello; ma la mostra Raffaello giovane a Città di Castello e il suo sguardo rappresenta una ricostruzione e un lavoro davvero affascinante. E’ quasi un obbligo visitare questa’eccellenza dell’Italia. Complimenti a Città di Castello che è riuscita a creare un tesoro, orgoglio di tutto il Paese” questo quanto dichiarato da David Ermini, vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura oggi, insieme all’onorevole Walter Verini, a Città di Castello dove ha incontrato il sindaco Luca Secondi nella residenza municipale di Piazza Gabriotti ed ha visitato la mostra “Raffaello giovane e il suo sguardo” in Pinacoteca, rimanendo particolarmente colpito dalla sala dove Raffaello e Signorelli, l’uno con lo Stendardo della Santissima Trinità e l’altro con la Pala di San Sebastiano, sono vis a vis. Il sindaco Secondi, accompagnato dal vice-sindaco, Giuseppe Bernicchi e dall’assessore alla Cultura Michela Botteghi, ha detto “abbiamo una fase di vero Rinascimento nel senso estensivo del termine; c’è una rinascita dopo un periodo complicato; sul fronte del patrimonio artistico diamo molto per scontato mentre è un grande valore aggiunto. L’attenzione di tante personalità a livello nazionale conferma il nostro patrimonio inestimabile e la capacità di valorizzarlo farà la differenza. Sono onorato dell’attenzione riservata alla mostra dal vicepresidente, che premia gli sforzi organizzativi e la determinazione dell’Amministrazione comunale e delle curatrici". Il vicepresidente Ermini si è soffermato anche nell’atelier che Stefano e Francesca Lazzari della Bottega artigiana tifernate hanno allestito nella Sala dei fasti e nel quale riproducono le fasi di realizzazione pittorica dello Sposalizio della Vergine: “Pensiamo che ridipingere lo Sposalizio, seguendo Raffaello nella sua grande creazione, sia molto impegnativo per noi e molto interessante per i visitatori. La tecnica ed i colori del Rinascimento sono ancora di grande attualità e questo rappresenta il fascino dell’arte di Raffaello, ha detto Stefano Lazzari. La curatrice della mostra Laura Teza ha accompagnato la delegazione istituzionale nella visita, introducendo i punti salienti della mostra ed in particolare il nuovo allestimento che valorizza i rapporti a distanza tra Raffaello e Signorelli nelle sue prime quattro opere del periodo tifernate.