La battaglia antifascista di Mario Angeloni ricordata in occasione del libro “Trentasei”

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20 Luglio 2021

“Ricordare una figura come quella di Mario Angeloni, al quale Città di Castello ha dedicato una delle sue vie più importanti, significa tenere vivo l’esempio di chi ha dato la propria vita per la libertà e per la democrazia, lottando in prima linea nella battaglia dell’antifascismo”. E’ il commento dell’assessore Rossella Cestini che è intervenuta nei giorni scorsi alla presentazione del libro di Luca Gatti intitolato “Trentasei”, organizzata con il patrocinio del Comune dalla sezione tifernate dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia. Nel loggiato Valerio Gildoni in piazza Matteotti, il giornalista Fabrizio Ricci ha approfondito la vicenda dell’avvocato perugino insieme all’autore, al presidente della Società Operaia di Mutuo Soccorso Primo Tenca e alla presidente dell’Anpi di Città di Castello Anna Maria Pacciarini. Morto nella guerra di Spagna nel 1936 alla testa della prima colonna militare di volontari italiani impegnati a fianco della Repubblica spagnola nella guerra civile in terra iberica, Angeloni, celebre avvocato, massone e repubblicano, fu uno dei simboli della prima fase dell’organizzazione ideologica e militare della lotta antifascista. Per tratteggiare la figura “romantica” del protagonista del libro Gatti ne ha ricostruito il percorso avventuroso in Italia e in Europa, caratterizzato dal grande carisma e dalla determinazione con cui portò avanti la propria opposizione al fascismo, ma anche dall’umanità e dalla voglia di vivere di tanti momenti condivisi con i compagni, in una battaglia senza esclusione di colpi, di cui è stato tra i primi a pagare il prezzo con la morte.

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