" La comunità educante altotiberina in pista per contrastare la povertà educativa"
Ridisegnare le prospettive future anche nell’ottica di creare una rete stabile tra mondo della scuola e sistema sociale di riferimento nella condivisione del comune compito educativo. Si è svolta giovedì 4 novembre presso la sede della Fondazione Villa Montesca la prima riunione in presenza della Comunità Educante dell’Alto Tevere dopo la pandemia.
L’incontro, aperto dall’intervento del Presidente della Fondazione professor Angelo Capecci, aveva lo scopo di riprendere le fila della Comunità Educante, valutare insieme a tutti i membri i lavori che la Comunità ha svolto anche nel periodo di lockdown in particolare a sostegno delle fragilità educative e sociali di Città di Castello e dell’Alto Tevere. Nel suo intervento introduttivo Capecci ha evidenziato gli elementi di concretezza che la Comunità Educante ha sempre perseguito nel suo percorso operativo, puntualizzando la necessità di prendere in considerazione, per le azioni future, tutte quelle esigenze e quei bisogni che si sono manifestati durante il periodo di chiusura forzata: una crisi profonda, non ancora terminata, legata soprattutto alle emergenze e alle povertà educative e sociali.
Considerato il prossimo sviluppo le attività non dovranno limitarsi alla fascia della scuola primaria e secondaria di primo grado ma aprirsi al contributo delle Scuole superiori che dovranno essere coinvolte nei prossimi passaggi. La Comunità Educante Alto Tevere è nata nel 2013 e da allora ha sempre sviluppato una serie di iniziative nel settore della lotta alla povertà educativa, in particolare in questi ultimi anni, anche attraverso fondi per il contrasto alla povertà educativa provenienti da progetti sostenuti dall’impresa sociale “Con i bambini”.
Presente alla riunione il neo assessore Letizia Guerri, che nel suo intervento ha sottolineato come l’amministrazione comunale intenda supportare in modo ampio le iniziative della Comunità Educante apprezzandone il lavoro svolto e sottolineando come una delle caratteristiche da preservare consista nella spontaneità e nel costante ricorso al volontariato e al contributo indipendente e libero dei soggetti che ne fanno parte.
“Grazie alla Fondazione Villa Montesca per il grandissimo lavoro che continua a svolgere e per questo progetto, in linea con la storia e la natura del Centro Studi e a tutte le realtà del terzo settore, associazioni sportive e culturali che con la “Comunità educante” hanno scelto di mettere al centro la formazione e la crescita dei nostri giovani. Investire nei giovani vuol dire investire nel futuro della nostra città. L’amministrazione comunale è e sarà accanto alla Comunità educante e in tutti quei progetti che vedono la scuola farsi comunità in rete” ha dichiarato l’assessore Letizia Guerri. “La Comunità educante è un progetto in cui la Fondazione ha sempre creduto sin dal primo progetto europeo nell’ambito del quale è nata l’idea” ha infine dichiarato Capecci.
Era presente anche l’ex dirigente scolastico del Primo circolo Massimo Belardinelli che ha dato un profondo impulso alla nascita dell’iniziativa. Non ha potuto presenziare la riunione il presidente attuale professor Luigi Marinelli per un problema di salute, che ha delegato il coordinamento della riunione a Maria Rita Bracchini della Fondazione Villa Montesca e rappresentante del comitato direttivo della Comunità. Erano presenti enti del terzo settore, associazioni del volontariato educativo, del sociale, della cultura e dello sport oltre ai Dirigenti (o loro rappresentanti) delle scuole primarie di Città di Castello e San Giustino e delle secondarie di primo grado. In particolare all’incontro hanno presenziato, oltre a chi già citato, il dirigente del secondo circolo di Città di Castello Simone Casucci, la delegata della dirigente del primo circolo Maria Grazia Bani, il dirigente della scuola Alighieri Pascoli nonché reggente della scuola di San Giustino Filippo Pettinari; il rappresentante della scuola Turrini-Bufalini di San Giustino Michele Morini; il presidente della cooperativa la Rondine Luciano Veschi ed il presidente della cooperativa sociale la Rondine a Maccarello Marco Romanelli; il direttore della Caritas diocesana Gaetano Zucchini; il presidente del Gruppo Comunale di Protezione Civile Sandro Busatti, la rappresentante della Croce Rossa sezione di Città di Castello Simonetta Rubbiani; la vicepresidente del Cai Adele Romizi, il rappresentante della Junior Castello Calcio Adriano Celestini; dell’Asd Cerbara calcio Giovanni Traversini e dell’Asd Madonna del Latte Massimiliano Magi e, il presidente della Tiferno Pallacanestro Marco Cesaroni, la responsabile dell’oratorio Madonna del Latte Carla Orbi, il direttore della Fondazione Villa Montesca Fabrizio Boldrini. Nel corso della riunione si è deciso di procedere ad una formalizzazione del protocollo d’intesa che sarà trasformato in una associazione di promozione sociale anche per far fronte alle prossime richieste di progettazione condivisa fra le istituzioni, la scuola ed il terzo settore, come indicato dalle linee guida di progettazione del Piano di Resilienza promosso dal governo italiano.
Alla fine della giornata il tavolo di lavoro ha definito di aggiornarsi a breve per completare la formalizzazione del protocollo e coordinare le prossime attività.