“Oggi, 80 anni fa”: gli Alleati a San Giustino e Caprese

I tedeschi si ritirano sui monti tra La Verna e Valsavignone, la Valtiberina toscana intrappolata tra cannoneggiamenti e scorrerie delle truppe di retrovia

23 Agosto 2024
Carro armato Sherman del 3º Hussars

Carro armato Sherman del 3º Hussars

Il territorio di San Giustino rimane conteso fino al 23 agosto. I carri armati britannici si sono introdotti nel paese due volte, senza occuparlo. Le mine piazzate dai tedeschi e la minaccia della loro artiglieria posta sulle colline hanno suggerito grande prudenza.

L’indomani entra a Caprese Michelangelo il primo reparto della X Divisione Indiana. Vi si insedierà in forze il 26. I tedeschi sono riusciti a frenare l’offensiva alleata sull’Alpe di Catenaia. Però gli anglo-indiani, pur cessando gli attacchi in forze, hanno mantenuto una costante pressione e la notte del 19 agosto sono riusciti ad assumere il controllo del Sasso della Regina. La perdita di questa roccaforte montana ha indotto i tedeschi a evacuare Caprese Michelangelo e a ritirarsi più a nord, sui monti tra La Verna e Valsavignone. Sono gli avamposti della Linea Gotica.

Ma ormai l’attenzione degli Alleati è rivolta al fronte adriatico. Il 25 agosto inizia la grande offensiva in direzione di Pesaro e Rimini. È l’Operazione Olive, progettata per sfondare la Linea Gotica verso l’Adriatico, dove i tedeschi meno se l’aspettano.

A subire le conseguenze del rallentamento dell'avanzata alleata è soprattutto la popolazione della Valtiberina toscana. Resta intrappolata in una “terra di nessuno”, bersaglio dei cannoneggiamenti e vittima delle scorrerie delle truppe di retrovia germaniche.

Per approfondire: Storia tifernate. La liberazione del territorio di San Giustino.

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I tedeschi si ritirano sui monti tra La Verna e Valsavignone, la Valtiberina toscana intrappolata tra cannoneggiamenti e scorrerie delle truppe di retrovia