Umbria Film Festival, ricevute da Thomas Vinterberg le chiavi della Città
Il regista Premio Oscar Thomas Vinterberg è stato il protagonista della giornata di sabato alla 25a edizione dell'Umbria Film Festival, a Montone. Una serata molto speciale quella vissuta in piazza San Francesco, dove il regista danese ha ricevuto infatti dal presidente del festival Terry Gilliam e dal sindaco Mirco Rinaldi le Chiavi della Città. Nel dare il benvenuto al grande regista a nome di tutta la comunità, il primo cittadino ha ricordato come Montone sia da tempo espressione di un’importante storia di arte e bellezza: “Avere tra noi un personaggio di straordinaria capacità creativa – ha detto Rinaldi – ci riempie di gioia e orgoglio. Una presenza che rende ancora più ricca ed esclusiva questa 25a edizione”. Dopo la suggestiva cerimonia il regista ha ringraziato gli organizzatori e tutta la cittadinanza: “Mi avete donato le chiavi della città - ha dichiarato - e ricevete le chiavi del mio cuore. Il vostro programma e l’interesse per la cultura cinematografica ha dato a me e alla mia famiglia l’opportunità di venire in un piccolo paradiso, dove tutti sono stati generosi e accoglienti. Per lungo tempo - ha aggiunto, citando Federico Fellini ed il Gattopardo di Luchino Visconti - il cinema italiano ha ispirato me ed i miei compagni scandinavi”. Vinterberg, tra i fondatori del movimento cinematografico Dogma95 e autore di capolavori quali 'Festen' e 'Il Sospetto', ha presentato e introdotto al pubblico, il suo ultimo film, ‘Un altro giro’ (titolo originale Druk), recentemente vincitore del Premio Oscar come Miglior Film Straniero. “E’ un film sull’incontrollabile e sul vivere oltre l’esistere - ha dichiarato - un film che si ribella per esaltare la bellezza di ciò che non possiamo controllare, la solidarietà, l’amicizia ed il desiderio di giovinezza”. Interpretato da Mads Mikkelsen il film racconta la storia di Martin e alcuni amici, tutti insegnanti demotivati e annoiati, che, basandosi sulla teoria secondo cui ogni essere umano nasce con una minima quantità di alcol in corpo, iniziano un esperimento, convinti che assumendo alcolici, fino a uno stato di leggera ebbrezza durante tutte le ore lavorative, la mente umana possa riuscire a raggiungere stati percettivi che incrementino la creatività del genio.