Erano giunti a Città di Castello con la scusa di trattare compravendite di auto usate, ma stavano per compiere una truffa e avrebbero potuto commettere, per la loro indole, anche reati più gravi; adesso non potranno più rimettere piede in città. La loro fugace presenza in territorio Valtiberino era stata segnalata già da qualche giorno alla Polizia in due diverse circostanze da cittadini i quali, seguendo le indicazioni della Polizia di segnalare ogni movimento sospetto, avevano con precisione indicato al 113 i movimenti sospetti dei tre.
Per questo motivo il Commissariato aveva intensificato il dispositivo per il controllo del territorio, anche con equipaggi civetta. Ieri mattina sono stati individuati, fermati e condotti al Commissariato: dopo una compiuta identificazione, i tre sono risultati essere romeni, tra i 27 e i 18 anni, provenienti da Ravenna, con molti precedenti alle spalle per furto, truffa, lesioni e violenza privata.
Gli accertamenti hanno chiarito che erano in attesa di un tifernate che gli doveva consegnare una auto per 600 €, di cui non erano in possesso. Al termine sono stati denunciati in stato di libertà per tentata truffa, porto abusivo di arma da taglio e detenzione di oggetti atti allo scasso. In considerazione dei precedenti specifici, sono stati segnalati con contestuale emissione da parte del Questore di Perugia per il Foglio di Via Obbligatorio e divieto di ritorno a Città di Castello per tre anni.