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“Badia del Vento”: nuove polemiche dopo la prima Conferenza dei Servizi

Duro attacco dei comitati Crinali Bene Comune e Appennino Sostenibile alla società proponente e al sindaco Santucci

Lo scorso 10 ottobre si è svolta la prima riunione della Conferenza dei Servizi per discutere del progetto del parco eolico denominato “Badia del Vento”. Come noto, questo progetto è uno degli otto presentati di recente che andrebbero ad insistere su una porzione di territorio a cavallo tra l’Alta Valmarecchia e la Valtiberina, per un totale di circa 50 grandi pale eoliche, con altezze comprese tra 180 e 200 metri. “Badia del Vento” è il primo progetto presentato e, di conseguenza, è il primo ad essere valutato per l’autorizzazione da parte della Regione Toscana.

Nella giornata di oggi, i comitati Crinali Bene Comune e Appennino Sostenibile, fortemente contrari all’installazione delle pale eoliche, hanno diramato una nota congiunta nella quale vengono rivolte aspre critiche alla società proponente, ma anche all’amministrazione comunale di Badia Tedalda, comune che andrebbe ad ospitare questo primo impianto, per un atteggiamento troppo accomodante mostrato dal primo cittadino.

“Nonostante le evidenze presentate sugli impatti ambientali, sociali e culturali irrimediabili derivanti dal progetto, chi propone il progetto sostiene che l’area sia idonea per l’installazione di un impianto eolico di grandi dimensioni. Nonostante i pareri negativi espressi dalle Soprintendenze Toscana e Romagnola, dalla Regione Emilia Romagna e dalla Provincia di Forlì/Cesena, le modifiche proposte sembrano mirare a sovvertire il quadro normativo attuale, che tutela un territorio ad alto rischio di dissesto idrogeologico”.

Secondo i comitati, il paesaggio “subirà un degrado significativo. Le aree naturali protette dalla legge, come le faggete e le cerrete secolari, verranno distrutte. I crinali subiranno sbancamenti e cementificazioni. I flussi idrici superficiali e sotterranei subiranno alterazioni, mettendo a rischio l’intero ecosistema. Tutto ciò sarà necessario per realizzare le infrastrutture per i trasporti eccezionali e per l’ancoraggio e l’altezza delle imponenti turbine eoliche, nonché per creare una rete di cavidotti interrati”. Per compensare l’abbattimento di porzioni di bosco, sono state promesse piantumazioni di alberi, ma i comitati ritengono che sia improbabile che queste piante attecchiscano e che, al contrario, rischino di seccare durante le stagioni estive, aumentando il pericolo di incendi.

I comitati hanno quindi espresso la loro delusione per le “argomentazioni insensate e la mancanza di dati a sostegno delle posizioni favorevoli al progetto”, con particolare riferimento al sindaco di Badia, Alberto Santucci che in sede di Conferenza dei Servizi “ribadisce che l’impianto deve essere comunque realizzato, arrivando addirittura a sostenere che il suo parere dovrebbe pesare di più rispetto a quello dei comuni confinanti, nonostante l’impianto si trovi proprio al confine con questi ultimi. Il sindaco sembra dare priorità alla salvaguardia del comune di Badia Tedalda dallo spopolamento, senza considerare gli esempi di territori devastati dall’eolico nel sud Italia, che hanno subito un drastico calo demografico. Il sindaco – aggiungono – sembra essere influenzato dalla promessa di compensazioni, che sono incerte e che sono state concordate con la società proponente al di fuori della Conferenza dei Servizi, contravvenendo alle attuali disposizioni di legge”.
 

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