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A Paolo Jannacci il premio nazionale “Cultura della Pace-Città di Sansepolcro” 2024

Figlio dell’indimenticato Enzo, sviluppa i temi della musica, della memoria e del lavoro”, apprezzati dal comitato tecnico. Sabato 7 dicembre la cerimonia di consegna

È Paolo Jannacci, figlio del grande e indimenticato Enzo – cantautore, cabarettista, attore e medico – il vincitore della 17esima edizione del premio nazionale “Cultura della Pace-Città di Sansepolcro”. L’omonima associazione ha reso nota ieri mattina la decisione del comitato tecnico.

Chi è Paolo Jannacci

Paolo Jannacci, 52 anni, è musicista, compositore e arrangiatore italiano; jazzista eclettico, suona il pianoforte, la fisarmonica e il basso. Inizia lo studio dello strumento all’età di sei anni con Lina Marzotto Pollini e Davide Tai. Prosegue gli studi di strumento e armonia con il padre Enzo Jannacci, Paolo Tomelleri e il maestro Ilario Nicotra, parallelamente ad una formazione linguistico-umanistica. Suona jazz attivamente in trio con Marco Ricci e Stefano Bagnoli, in duo con Luca Meneghello e con i quartetti Air Quartet – Marco Ricci, Stefano Bagnoli e Daniele Moretto – e Strings Quartet – Marco Ricci, Stefano Bagnoli e Luca Meneghello. Con il progetto “In concerto con Enzo” ripropone i brani jazz e canzoni del padre Enzo Jannacci. L’attività di Paolo Jannacci si suddivide in diversi campi: colonne sonore per film, pubblicità, produzioni discografiche e recitazione, live. Nel 2019 è uscito il suo primo album “Canterò” (Ala Bianca Group) e con il brano “Voglio parlarti adesso” prende parte alla 70° edizione del Festival di Sanremo nella categoria Big. In Cpm insegna Musica d’Insieme. Partecipa, insieme ai suoi musicisti, a Paolo Rossi e al regista Giorgio Verdelli, a Venezia, all’80esima Mostra Internazionale d’arte cinematografica, per presentare il docufilm sul padre Enzo Jannacci – Vengo anch’io, dove Paolo insieme ad alcuni colleghi raccontano momenti di vita vissuti insieme a Enzo. Nel 2024, con Stefano Massini ha presentato il suo ultimo lavoro “L’uomo nel lampo” sulle morti bianche, al Festival di Sanremo.

La motivazione del premio

La motivazione dell’assegnazione del premio è la seguente: “attraverso il suo lavoro di artista, di musicista e di uomo di spettacolo, è riuscito a sottolineare e trasmettere l’importanza della solidarietà, dello stare insieme per una causa, della denuncia sociale e, non ultima, della sicurezza sul lavoro, contribuendo a creare una cultura di pace utile alla trasformazione positiva della realtà”. Leonardo Magnani, da sempre “motore” dell’associazione, entra più nello specifico: “Jannacci è in linea con il tema della musica, della memoria e del lavoro. La musica è capace di unire e di andare oltre i confini mentali; la memoria (il ricordo del padre) e il lavoro, ossia quanto quello precario e i diritti del lavoro influiscono sui conflitti e quanto il lavoro venga toccato dalla guerra. Il lavoro dignitoso permette una diminuzione inevitabile della violenza diretta”. Jannacci concorreva al premio insieme a Eraldo Affinati, educatore e scrittore; a Nicola Canestrini, avvocato per i diritti umani; a Riccardo Jacona, giornalista; a Filippo Thiery, meteorologo di Geo, Rai3 e al collettivo ex Gkn di Firenze, che riceverà una menzione speciale per la sua lotta per il diritto al lavoro che sta portando avanti da tre anni, a seguito della dismissione dell’azienda.

Il programma

Il premio “Cultura della Pace-Città di Sansepolcro” edizione 2024, organizzato dall’Associazione Cultura della Pace con il sostegno del Comune di Sansepolcro, ha ottenuto l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo, il patrocinio della Regione Toscana e della Provincia di Arezzo. Durante la cerimonia di consegna del premio, che si terrà sabato 7 dicembre all’auditorium di Santa Chiara con inizio alle 15.30, sarà consegnato il premio nazionale “Nonviolenza” a Laura Milani, Presidente del Cnesc (Conferenza Nazionale Enti per il Servizio Civile), oltre alla menzione speciale ai dissidenti di guerra Yurii Sheliazhenko (ucraino) ed Elena Popova (russa), all’associazione Mesarvot (Israele) e a Community Peacemaker Teams Palestina. Da sabato 30 novembre a sabato 7 dicembre, in occasione del conferimento del premio, sarà allestita la mostra pittorica “L’eresia della violenza” con dipinti di Maurizio Rapiti, Sergio Poddighe e Raffaello Di Vito, nella sala esposizioni di Palazzo Pretorio di Sansepolcro. Inaugurazione della mostra sabato 30 alle 18.

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