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Ad Arezzo la giustizia va più veloce

I tempi della giustizia, in Italia, non sono mai certi, e variano dal nord al sud del Paese. Una classifica approntata dal quotidiano Il Sole 24 Ore elabora i dati diramati dall Ministero della Giustizia sulle tempistiche relative al 2018.

Nei tribunali del nord la media è di 8 mesi, in quelli del sud un anno e mezzo e nel centro 13 mesi. Al tribunale di Arezzo, la città dei grandi processi penali, dal caso Spaccarotella a quello di Martina Rossi fino a quelli di Guerrina e padre Gratien o di Katia Dellomarino e Piter Polverini, passando per le maxi udienze per i vari procedimenti per la bancarotta di Banca Etruria, la macchina della giustizia fa registrare tempi relativamente brevi per quel che riguarda i processi civili. La media di durata è pari a 239 giorni, circa sette mesi, meno della media nazionale (di 389 giorni) e meno addirittura di quella record del Nord Italia che è di otto mesi.  In Toscana c’è solo una città ancora più “veloce” ed è Livorno. Ma non è solo la collocazione geografica a decidere la durata di un processo, perché i tempi variano soprattutto in base al tipo di causa. Così, se per un decreto ingiuntivo di lavoro in media bastano 22 giorni, ne servono ben 527 per una controversia in materia di locazioni, e fino a 36 mesi – vale a dire 3 anni – per ottenere una decisione di primo grado su controversie relative a un contratto bancario.

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