Il mondo dell’informazione piange la scomparsa di Riccardo Bonacina, pioniere del giornalismo sociale e fondatore di “VITA”, testata dedicata al mondo del terzo settore, scomparso mercoledì 11 dicembre all’età di 70 anni. La scorsa estate, durante un evento del Festival dei Cammini di Francesco a Citerna, il giornalista aveva condiviso alcune riflessioni che ora risuonano con particolare intensità.
Durante l’incontro con la comunità altotiberina, dal titolo “Donare tempo agli altri: il valore del volontariato” era stato protagonista di un prezioso dialogo con la collega Giovanna Zucconi e con il portavoce di UNICEF Italia, Andrea Iacomini. Nel suo intervento, Bonacina aveva sottolineato l’importanza della costruzione della comunità stessa, definendola come un processo continuo e dinamico.
Un riferimento particolare alla “comunità che non c’è”, concetto affascinante che invita a considerare la sfida di ricostruire e rafforzare legami umani laddove sono deboli o assenti. Riguardo al “dono” del volontariato, Bonacina aveva quindi esaltato la capacità di guardare oltre sé stessi, di “abbandonare l’egocentrismo per tendere la mano a chi ha bisogno” chiudendo il suo intervento sottolineando “l’importanza delle relazioni umane, dell’amicizia, della famiglia e delle organizzazioni nel rendere la nostra vita più significativa e appagante”.
La Fondazione Progetto Valtiberina e tutto lo staff del Festival dei Cammini di Francesco si uniscono ai tanti messaggi di cordoglio diffusi in queste ore. “La sua eredità, fatta di impegno, passione e altruismo, continuerà a ispirare generazioni di giornalisti e cittadini impegnati nel costruire un mondo più giusto e solidale” ha commentato il presidente della Fondazione, David Gori.
Nel servizio realizzato da TTV, le parole di Riccardo Bonacina a margine dell’evento alla Sala degli Ammassi di Citerna.