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Analizzato il panorama Toscano per quanto riguarda la stabilizzazione degli stranieri nella regione.

L’11% della popolazione toscana è straniera. In tutta la regione c’è infatti un robusto radicamento territoriale di stranieri e le percentuali sono state elaborate e discusse dai sindacati Cgil Cisl e Uil Toscana in un incontro che si è svolto alla presenza di istituzioni e associazioni varie. Se si guardano le scuole o i luoghi di lavoro la Toscana è già una società multietnica e multiculturale. In prima linea tra le regioni italiane, è attraversata da processi migratori trentennali, con la caratteristica di questi ultimi anni di un tasso di stanzialità estremamente significativo, espressione dunque di un robusto processo di radicamento territoriale: i nuovi nati in Toscana da genitori stranieri sono per esempio 5.091 per il solo 2018. Ne sono la prova l’età media che sale anche per i lavoratori stranieri, le richieste di cittadinanza, ma soprattutto i figli e le figlie di stranieri residenti da lungo corso e inseriti stabilmente nel tessuto produttivo.

Gli stranieri residenti in Toscana sono 417.382 secondo i dati Istat del 2108, l’11,2% della popolazione regionale. Negli ultimi venti anni i “nuovi toscani”, ovvero i residenti stranieri che hanno ottenuto la cittadinanza italiana e i minori figli di coppie miste, sono 129 mila. Che gli immigrati siano una componente stabile della società toscana si deduce anche dai dati del Ministero dell’Interno sulla tipologia dei permessi di soggiorno: più del 62% dei 316.023 cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti in Toscana hanno un titolo di durata illimitata. Alla luce di ciò servono dunque da parte del governo, sottolineano i sindacati, modalità certe e in pienezza di diritti per chi vuole venire a lavorare regolarmente in Italia.

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