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Apicoltura e cambiamenti climatici, la Regione Toscana vicina ai produttori

La Toscana è la quinta regione in Italia per numero di alveari (quasi centomila) e la quarta per numero di apicoltori, dunque l’amministrazione regionale vuol essere vicina alle esigenze dei produttori. A confermare questo impegno è l’assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi che ha confermato quanto importante sia il lavoro degli apicoltori toscani che stanno però faticando in un periodo delicato come quello attuale nel quale i cambiamenti climatici arrecano gravi danni alle produzioni. Nel 2019 la produzione è risultata fortemente ridotta e per le produzioni primaverili, praticamente azzerata e di fronte alle difficoltà che sta vivendo questo settore a causa dei cambiamenti climatici e della concorrenza esercitata da mieli di importazione venduti a basso prezzo, la Regione ha attivato, nel corso dell’anno appena concluso, uno specifico intervento per la concessione di micro-finanziamenti a tasso zero per le imprese del settore apistico che a seguito dell’andamento climatico hanno registrato la perdita della produzione di miele. Sempre nel 2019 è stato attivato l’intervento per la concessione di contributi alle aziende apistiche che praticano il nomadismo, cioè che spostano le loro arnie seguendo l’andamento stagionale delle fioriture. Dunque la Toscana, una delle regioni più attente nei confronti di questo settore, vuol confermare la sua vocazione all’apicoltura e lo fa cercando di sostenere i produttori

 

 

 

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