I centri estetici che si trovano nei comuni umbri della «zona rossa» possono riprendere la loro attività. È quanto ha stabilito una sentenza emessa dal Tribunale amministrativo del Lazio, in accoglimento di un ricorso presentato da Confestetica. Per i magistrati, infatti, queste strutture sono equiparate alle altre attività previste per «i servizi alla persona» svolte sulla base di quanto stabilito dal Decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 14 gennaio scorso.
Con una lettera, la Regione Umbria ha inviato copia della decisione alle Prefetture di Perugia e Terni, all’Anci Umbria, alle Province, a tutti i Comuni interessati e alla Camera di Commercio regionale.