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Città di Castello: addio a Tonino Gnucci, ultimo abitante della baronia di Monte Ruperto

Apprezzato maestro calzolaio, avrebbe compiuto 89 anni il prossimo mese di gennaio. Un vero e proprio pezzo di storia rappresentativa della città

È morto a Città di Castello anche l’ultimo abitante della baronia di Monte Ruperto, exclave di quasi 3 chilometri quadrati di superficie del Comune di Città di Castello in territorio marchigiano. Si tratta di Antonio Gnucci (per tutti Tonino), maestro calzolaio che avrebbe compiuto 89 anni il prossimo mese di gennaio. Se ne va un altro pezzo di storia tifernate, un artigiano che ha trascorso la sua vita in bottega a riparare scarpe e a creare autentici capolavori in pelle e cuoio come cinture e selle ed altro.

Una professione che Gnucci aveva esercitato per 40 anni anche al servizio del Citta di Castello calcio, del quale era un passionato tifoso. I colori biancorossi erano per lui una seconda pelle un simbolo di appartenenza di cui essere fiero. Gli scarpini dei calciatori di una volta rigorosamente in pelle e con i tacchetti in legno ed alluminio meritavano cure ed interventi speciali e “Tonino” era impareggiabile in questo tanto da essere considerato dai calciatori un punto di riferimento.

Antonio Gnucci – come già precisato – verrà ricordato per sempre anche per essere stato l’ultimo abitante della baronia di Monte Ruperto, per effetto della quale al sindaco tifernate in carica viene attribuito anche il titolo di barone, unico caso in Italia. Gnucci fu infatti uno degli ultimi abitanti a lasciare Monte Ruperto negli anni Sessanta: “Un’emozione fortissima, essere qui oggi a ricordare gli anni trascorsi in quel luogo incantato fra il verde e la natura con la mia famiglia, i miei affetti e la mia vita. Sono orgoglioso, oggi, di poter raccontare quei momenti”, commentò Gnucci con gli occhi lucidi, con tanta emozione e con gioia lo scorso mese di maggio, in occasione di una giornata celebrativa della baronia in Comune, alla presenza del sindaco Luca Secondi, che gli consegnò una targa ufficiale.

Appresa la notizia della scomparsa, Secondi ha manifestato ai figli Fabrizio e Marco e alla famiglia i sentimenti di vicinanza e cordoglio a nome della comunità tifernate, di cui Antonio Gnucci era figlio orgoglioso. Al cordoglio del sindaco e della giunta e alla vicinanza alla famiglia si uniscono anche il presidente del consiglio comunale, Luciano Bacchetta, nel ricordo di un maestro artigiano e tifoso della gloriosa Tiferno e il presidente del Città di Castello calcio, Fabio Calagreti.

“Antonio Gnucci – ha detto Calagreti – ha rappresentato per decenni un punto di riferimento del Città di Castello calcio, società che lo ha visto a lungo interprete magistrale del lavoro sopraffino di calzolaio anche sportivo. In tutti noi, poi, rimarrà vivo per sempre il ricordo di un tifoso sempre presente allo stadio e agli allenamenti per incitare la sua squadra e i colori biancorossi che amava tanto. Ciao Tonino, non ti dimenticheremo”, ha concluso Calagreti. I funerali Antonio Gnucci si svolgeranno nel pomeriggio di mercoledì 18 dicembre nella chiesa di Santa Maria Maggiore.

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