Come coinvolgere i giovani, il sociologo Laffi a Sansepolcro

Da “non posso” a “a cosa serve?”: dieci questioni da affrontare per rimuovere gli ostacoli alla partecipazione

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14 Luglio 2023

Una sintesi dell'intervento di Laffi

Stefano Laffi a Sansepolcro

Stefano Laffi durante l’incontro a Sansepolcro

Il tema della partecipazione e del coinvolgimento dei giovani è stato al centro dell’intervento del sociologo Stefano Laffi nel corso del primo appuntamento con l’edizione 2023 della Piazza dei Beni Comuni, serie di incontri organizzati da Fondazione Progetto Valtiberina e Kilowatt Festival ai Giardini di Piero a Sansepolcro.

Laffi ha premesso in apertura che “non guardiamo i giovani per quello che sono, ma per quello che vorremmo che fossero o per quello che abbiamo deciso che devono essere, e quindi sovrascriviamo su di loro sempre qualcosa”; invece, visto che “partecipare non regge l’imperativo”, per poterli “ingaggiare” è necessario affrontare una serie di questioni poste dal punto di vista di ragazzi e ragazze e trovare delle soluzioni che possano rimuovere gli ostacoli al coinvolgimento.

Con l’aiuto di alcuni cartelli (“Mi ricordavo una canzone di Bob Dylan”, ha detto con riferimento allo storico videoclip di Subterranean Homesick Blues), Laffi ha elencato dieci possibili obiezioni e suggerito l’approccio per poterle superare.

Partendo da “non posso” (“le vite dei ragazzi sono incasinate, ci sono un sacco di vincoli”) e poi da “non ne ho voglia”, spunto che introduce il tema del “diritto a non partecipare” (“se la scuola non fosse obbligo vedremmo davvero cosa regge l’interesse che sono disposti a concedere”); ancora “non so cosa voglio”, “non sono capace”, che dovrebbe stimolare a “creare situazioni senza particolari livelli di accesso”; “sarò da solo/a?” (“mai, la solitudine è un demone a quell’età”); “che c’entro io?”; quindi “che pesantezza!”, che invita alla necessità di “una dimensione di informalità, convivialità, amicizia”); “e la tessera?” (“non è più il tempo dell’adesione ideale e ideologica alle cose”); infine “perché io?”; e “a cosa serve?” (“hanno voglia di lasciare il loro segno nel mondo, se non cambia niente mollano e vince il telefonino”).

I video degli incontri

L’intervento del sociologo è visibile in sintesi nel video presente in questa pagina e in versione integrale nel canale YouTube di TTV.it, dove è presente anche l’intero incontro – dedicato al tema dei luoghi fisici e virtuali – a cui con Laffi hanno preso parte il duo teatrale AcquasumArte, l’ex assessore alle politiche giovanili del comune di Anghiari Barbara Croci, l’operatrice sociale Chiara Cestelli e la sindaca dei giovani di Cortona Giulia Pacelli.

La rassegna prosegue questa sera (venerdì) con l’incontro dal titolo Suolo e sottosuolo, spazi di trasformazione e domani (sabato) con quello dedicato ad Arte e artigianato di prossimità.

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Da “non posso” a “a cosa serve?”: dieci questioni da affrontare per rimuovere gli ostacoli alla partecipazione