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Controlli serrati della Polizia di Stato nel territorio perugino

La linea strategica del Questore della provincia di Perugia, dr. Antonio Sbordone, caratterizzata da una visione a 360° del sistema sicurezza, ha sicuramente trovato un buon feedback nelle attività messe in atto negli ultimi due giorni della settimana in corso.

Strategia, questa, basata sulla sinergia dei vari comparti della Questura di Perugia, finalizzata al raggiungimento di alti livelli di prevenzione e repressione delle azioni criminali.

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L’azione congiunta di personale appartenente all’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, al Reparto Prevenzione Crimine Umbria e Marche, alla Divisione Polizia Amministativa e Sociale – P.A.S.I e all’Ufficio Immigrazione, ha permesso di fondere in un’unica soluzione temporale servizi ordinari e straordinari di controllo del territorio, finalizzati al contrasto di reati predatori e contro il patrimonio come furti in abitazione e truffe, del consumo e spaccio di sostanze stupefacenti, con particolare attenzione alla zona di Fontivegge, di controlli agli esercizi commerciali e controlli dedicati al rispetto delle leggi sull’immigrazione e quelli rivolti al contrasto delle violazioni al Codice della Strada.

L’attività svolta da un totale di 9 pattuglie sul territorio e vario personale impegnato in ufficio per il prosieguo in continuità dell’attività su strada è stata contraddistinta dall’effettuazione di oltre 200 controlli effettuati a persone di cui oltre 30 effettuati a carico di cittadini stranieri. 33 sono risultate le persone con pregiudizi di polizia ed oltre 840 i veicoli controllati di cui 740 attraverso il sistema informatizzato “Mercurio”, presente all’interno delle pattuglie della Polizia di Stato, il quale consente, attraverso il rilevamento e lettura della targa identificativa del mezzo, un rapido controllo del veicolo grazie ad un software collegato alle banche dati di polizia.

Cinque sono stati gli esercizi commerciali controllati, con particolare attenzione oltre che alle regolarità documentali necessarie al pubblico esercizio anche alle frequentazioni dei locali suddetti al fine di arginare fenomeni criminali localizzabili negli esercizi stessi, tanto da far emettere formale diffida, da parte del Questore, a carico di uno dei 5, proprio per le suddette motivazioni.

Cinque sono risultate le persone deferite all’Autorità Giudiziaria di cui tre per il reato di furto ed un cittadino extracomunitario arrestato per reati collegati al consumo e spaccio di sostanze stupefacenti.

Per quello che riguarda invece l’attività riferita al rispetto delle leggi sull’immigrazione, l’Ufficio omonimo ha eseguito due accompagnamenti alla frontiera, come misura alternativa alla detenzione, ai sensi dell’art. 16 co 5° del Decreto Legislativo 286 del 1998, uno a carico di un cittadino albanese ed uno a carico di un cittadino tunisino. Un cittadino marocchino invece, scarcerato per fine pena, è stato accompagnato presso il Centro di Permanenza per il Rimpatrio. In ultimo, a seguito di rintraccio sul territorio, l’Ufficio Immigrazione, su Ordine del Questore, ha proceduto con l’espulsione di altri due cittadini di origine marocchina, un cittadino indiano ed uno nigeriano in quanto irregolari sul Territorio Nazionale.

 

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