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Corsi d’acqua: un patto fra la Valtiberina tosco-umbra e il Consorzio Alto Valdarno

Non ci sono alternative: per contrastare le conseguenze dei cambiamenti climatici sul reticolo idrico bisogna essere uniti. Parte da questa certezza il vero e proprio patto messo in pratica fra il territorio della Valtiberina Toscana e il Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno, in modo da creare collaborazione in vallata fra il versante toscano e quello umbro. A spingere in questa direzione sono stati gli amministratori dei comuni che condividono fiumi e problemi, a partire da quelli relativi all’asta del Tevere.  Esaminati i problemi, sono emerse le proposte per rendere più efficaci gli interventi sui corpi idrici in “condominio”. Parola d’ordine: stretta collaborazione. Nella sede aretina del Consorzio si sono confrontati così funzionari della Regione Umbria e dell’Agenzia Forestale umbra, i sindaci di Anghiari e Citerna, funzionari, tecnici e dirigenti del Consorzio di bonifica.  E dunque all’insegna della sinergia più stretta possibile i convenuti hanno analizzato le problematiche e le proposte per rendere più efficaci gli interventi sui corpi idrici che coinvolgono i due territori confinanti. Si sta definendo adesso un percorso comune per la pianificazione dell’attività futura, il che potrebbe preludere a un’intesa ufficiale fra le due amministrazioni regionali con lo scopo di programmare i necessari interventi strutturali.  Sicurezza ed efficienza nella manutenzione dei corsi d’acqua e delle aree che li circondano sono quindi l’obiettivo finale da raggiungere con un’azione congiunta.

 

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