Arezzo e provincia in controtendenza quanto a crescita economica rispetto al resto della Toscana. Infatti il prodotto interno lordo regionale è bloccato sullo zero, così come gran parte d’Italia: non si registra infatti alcuna crescita nel 3° trimestre di questo 2019. Invece il territorio aretino si segnala per esiti positivi in relazione alla media regionale: in particolare è in netto sviluppo l’export mentre calano vistosamente le ore di cassa integrazione. Lo segnala il terzo Focus Ires sull’economia toscana 2019 curato dagli esperti Marco Batazzi e Franco Bortoletti, i quali hanno redatto uno studio diviso in due sezioni: una si incentra sugli indicatori regionali mentre l’altra si occupa nel dettaglio delle 10 province toscane relativamente al primo semestre 2019 e traccia poi alcune previsioni sulle tendenze economiche in Toscana per la fine di quest’anno e per i due anni successivi. Innanzitutto la provincia di Arezzo presenta segnali positivi relativamente al trend dell’occupazione: -62,8% nei primi sette mesi per le ore di cassa integrazione, ad esempio, e +37,8% per gli avviamenti a tempo indeterminato, benché il totale di tutti gli avviamenti al lavoro sia in calo. Sono dati senz’altro migliori della media regionale. Anche il valore aggiunto industriale è col segno più mentre il settore del terziario si muove più lentamente. Ma la punta d’eccellenza per il territorio aretino sta nell’export, che nei primi tre mesi dell’anno è cresciuto del 23%. Ma la situazione generale è distante dal trend di qualche anno fa: gli occupati nell’aretino sono calati in questi anni del 4,4% mentre c’è una crescita preoccupante dl 14,4% delle persone fra i 14 e i 64 anni che sono del tutto inattive, e questo dato è ben peggiore rispetto alle altre province toscane.
Cresce molto l’export in provincia di Arezzo, cala la cassa integrazione e aumentano gli avviamenti al lavoro
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