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Dal Giappone al San Donato: una nuova tecnica chirurgica endoscopica salva la vita

 

C’è anche una tifernate nell’equipe di Gastroenterologia dell’Ospedale San Donato di Arezzo che ha eseguito per la prima volta un complesso intervento di chirurgia endoscopica, utilizzando una innovativa tecnica inventata in Giappone. E’ la dottoressa Elena Cavargini.

“La paziente su cui è stata effettuata questa procedura – ha detto il direttore dott. Marco Rossi –  è Maria di 74 anni della provincia di Perugia, inviata alla nostra attenzione per un tumore gastrico iniziale. Dopo l’intervento in sala operatoria, la paziente è stata ricoverata per 4 giorni per un monitoraggio clinico: non ha evidenziato specifiche problematiche o effetti collaterali e dopo 72 ore ha ripreso un’alimentazione per via orale. E’ stata dimessa in buone condizioni cliniche, asintomatica senza evidenziare alcuna complicanza e riprendendo da subito una normale attività.”

“In un altro ospedale – racconta Maria –  mi avevano prospettato l’asportazione di una parte dello stomaco, un prospettiva che mi spaventava. Poi ho conosciuto la dottoressa Cavargini e l’equipe dell’Ospedale San Donato che mi hanno offerto un’altra strada. Essendo un intervento molto complesso ho solo dovuto attendere un po’ viste la recrudescenza della pandemia. Nonostante ciò però mi hanno seguita con attenzione e vicinanza in questa attesa. Sono stati eccezionali. Poi è arrivato il giorno dell’operazione. Tutto è andato benissimo e dopo pochi giorni ero già a casa. Oggi mangio regolarmente e sto bene.”

L’intervento, frutto della collaborazione e interazione tra vari professionisti, è stato eseguito dalla dottoressa Elena Cavargini in collaborazione con l’anestesista dottor Mauro Pepe e con parte dello staff infermieristico dell’Endoscopia Digestiva di Arezzo Daniela Fusai, Daniela Gragnoli, Riccardo Gori, Monia Innocenti.

 

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