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“Digitalizzazione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale”, se ne è discusso in un seminario web

L’innovazione e la digitalizzazione in agricoltura: è stato questo il tema al al centro di un seminario web organizzato dall’Accademia dei Georgofili, in collaborazione con Regione Toscana.
L’appuntamento è servito a fare il punto sui prossimi sviluppi innovativi nel mondo dell’agricoltura e sulle potenzialità di crescita per le aree rurali, anche alla luce della spinta impressa dall’esperienza della pandemia e delle nuove priorità dettate dall’Unione Europea. Al centro del confronto la digitalizzazione e la Precision Farming o Agricoltura di Precisione – che utilizza l’innovazione tecnologica per rendere le pratiche agricole sempre più sostenibili – e la digitalizzazione intesa come banda ultra-larga, cioè come requisito indispensabile per tutto il processo di trasferimento tecnologico per le aree rurali.

L’Accademia dei Georgofili, il mondo universitario, la Regione (presenti l’assessore regionale alla presidenza e i vertici delle direzioni regionali) hanno dato vita ad un intenso scambio di vedute sull’importanza della digitalizzazione per l’agricoltura e su come “fare sistema” per sviluppare e rendere fruibili al meglio tutti i risultati e gli sviluppi dell’innovazione digitale e tecnologica.

Nell’ambito del confronto, sul versante accademico è stato posto l’accento sulle opportunità professionali offerte dalle nuove tecnologie applicate all’agricoltura (agroanalisti, agroinformatici, etc), e sull’aspetto della formazione. E’ stata quindi citata l’esperienza di Agrismart lab, il Laboratorio della Scuola di Agraria di Firenze (Unifi) che svolge attività di ricerca scientifica e di trasferimento tecnologico alle aziende, oltre alle attività didattico-formative nei settori agricoli, alimentari e forestali e quella del gruppo PAGE (Pisa Agricultural Economics) dell’Università di Pisa che coordina il Progetto europeo DESIRA per favorire la trasformazione hi-tech del mondo rurale e per la valutazione dell’impatto della digitalizzazione nelle aree rurali e nell’agricoltura.

I funzionari della Regione Toscana hanno poi illustrato diversi aspetti dei progetti di innovazione e digitalizzazione del settore agricolo portati avanti dalla Regione Toscana, partendo dal percorso che ha portato alla banda ultra-larga nella nostra regione: sono stati evidenziati gli interventi presso le aree rurali o “aree bianche”, precisando che la Regione ha già raggiunto più di 500 mila unità immobiliari con un investimento di più di 200 milioni di euro con rete a quasi un Gigabit al secondo. E’ stata quindi presentata l’attività ed i casi di successo della Regione per “fare uscire il coltivatore dall’isolamento” attraverso gli strumenti dei cosiddetti Pif (Progetti integrati di filiera) e dei Gruppi Operativi previsti dai finanziamenti regionali, oltreché dalla misura della formazione (che hanno dato vita a 381 corsi di formazione), sempre nello sforzo di creare una Toscana collettiva nell’innovazione.

Si è passati poi all’attività di trasferimento tecnologico delle Comunità della pratica sul tema dell’agricoltura di precisione e della digitalizzazione del settore agricolo e agroalimentare, che ha un ruolo importante nella ricettività delle esigenze del mondo agricolo. La Toscana in questo settore può vantare l’esperienza delle Demofarm (Cesa, Alberese), realtà molto pratiche di incontro tra mondo dell’imprenditoria privata, mondo della ricerca tecnologica e realtà produttive agricole.

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