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Emergenza liste d’attesa nelle residenze per anziani fra Arezzo e provincia: sono 145 i non autosufficienti in coda

«Sono in tutto 145, tra Arezzo e provincia, gli anziani non autosufficienti in coda per poter accedere a una residenza sanitaria assistenziale o Rsa. In particolare, 83 persone nella zona Aretina/Casentino/Valtiberina più altre 62 in zona Valdarno. In questo anno, il 26,46% di loro ha atteso la presa in carico per oltre tre mesi. Le ipotesi di soluzione? Insufficienti e tardive”. Lo denuncia il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale  a Firenze Maurizio Marchetti, riportando peraltro i dati espressi da Asl e Regione, cui l’esponente azzurro aveva rivolto un’interrogazione specifica a seguito della segnalazione ricevuta da una famiglia.  Marchetti è andato a verificare i budget assegnati, registrando un’assenza di variazioni fra il 2018 e il 2019 e rilevando che l’ultima immissione di risorse per quote aggiuntive finalizzate all’abbattimento delle liste d’attesa per le Rsa risaliva al 2016. Ma intanto la popolazione invecchia, la Toscana è tra le regioni più anziane d’Italia, e il rovescio della medaglia della longevità si traduce in bisogno crescente. In tutta la Asl Toscana Sud Est in lista d’attesa attualmente si trovano 325 anziani non autosufficienti. La stessa Asl Sud Est ammette di non avere soluzioni pronte in tasca. Quantifica in 2,5 milioni di euro le risorse necessarie per soddisfare completamente il fabbisogno” ma ammette che “al momento, per gli impegni dell’Azienda su diversi capitoli di bilancio, non è possibile reperire autonomamente” quella cifra. La Regione invece pensa invece ad ampliare l’assistenza familiare con contributi in forma di ‘buono servizio’ dall’ammontare variabile tra i 400 e i 700 euro a seconda dell’Isee. Ma rispetto alle spese per assistere un anziano non autosufficiente si tratta di una goccia nel mare del bisogno.  

 

 

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