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La stazione di Sansepolcro tra rigenerazione e degrado

Da un lato i lavori di ripristino dell'edificio, dall'altro sterpaglie e rotaie in abbandono

Da una parte la rigenerazione che sta prendendo corpo, dall’altra l’incuria pressoché totale. È quasi stridente il contrasto che si vede nella zona della stazione ex Fcu di Sansepolcro. Da un lato infatti proseguono i lavori di ripristino e riqualificazione dell’edificio, fino al 2017 sede della stazione ferroviaria biturgense; gli interventi, per un totale di circa 180mila euro, sono cominciati nel marzo di quest’anno e stanno procedendo regolarmente.

A fine lavori, secondo i progetti in programma, l’ex stazione che è di proprietà di Umbria Mobilità ma gestita dal comune di Sansepolcro, diventerà un punto d’incontro turistico-commerciale e potrà servire anche alle associazioni locali. Ma mentre tra impalcature, operai e ruspe in attività il cantiere va avanti, a pochi passi di distanza cresce una vera e propria giungla urbana.

Incuria e abbandono la fanno da padrone sotto forma di vegetazione fittissima, sterpaglie e rotaie dimenticate. Dove passavano i treni ora ci sono piante e arbusti e l’erba ha inglobato il ferro e il cemento. Una situazione non certo lontana da quella di altri tratti di ex Fcu nel territorio; infrastruttura che secondo i piani regionali di Umbria e Toscana dovrebbe tornare totalmente in funzione nei prossimi anni ma che già da tempo avrebbe bisogno di un minimo di cura e manutenzione.

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