Non c’è tempo da perdere, si deve assicurare la sicurezza dei viadotti della E45. Tant’è che le tre amministratrici di “Vergogna E45“, gruppo nato per raccogliere testimonianze sullo stato di degrado della E45, dopo la tragedia di Genova, hanno scritto al capo del governo Giuseppe Conte, ai vice premier Salvini e Di Maio e al Ministro delle infrastrutture e trasporti Toninelli. Con oltre 4mila iscritti il gruppo facebook è una testimonianza quotidiana del degrado e della pericolosità di questa arteria percorsa ogni giorno da migliaia di mezzi. Silvia, Erika e Miriam, del gruppo Facebook “Vergogna E45“, hanno raccolto tutte le testimonianze, denunce e segnalazioni da parte degli utenti automobilisti riguardanti lo stato dell’arteria che non trova pace, ed ora sono passate all’azione. Le tre amministratrici non sono nuove comunque a segnalazioni del genere. Nella missiva alle più alte cariche dello Stato, fanno presente che già nel 2013 presentarono un esposto alla Procura della Repubblica di Arezzo in cui chiedevano di disporre accertamenti in ordine alle condizioni in cui versava la Superstrada E45. Risale sempre al 2013, un’indagine della Procura di Forlì. Nulla è cambiato però da allora, continuano ad essere negative le cronache di una delle arterie di collegamento più importanti d’Europa. Lavori interminabili, cantieri abbandonati, voragini e frane, svincoli che cedono, ma i responsabili rimangono a guardare e nessuno è disposto a diventare il prossimo protagonista di un eventuale tragedia riportata dai tg nazionali.
Le amministratrici di “Vergogna E45” passano all’attacco e scrivono ai vertici del Governo
di Silvia Epi
Lettura: 1 min.