In provincia di Arezzo sono molte le iniziative in corso in questo periodo prenatalizio, organizzate a supporto di un rilancio dell’economia locale. Ma l’analisi che ne dà la Camera di Commercio Sostenere non è priva di elementi preoccupanti: infatti, se è vero che sistema economico della provincia aretina è fortemente orientato all’internazionalizzazione, c’è ancora bisogno di sostenere la vitalità imprenditoriale attraverso il rilancio dei consumi, nel contesto di un mercato interno che, nel corso degli ultimi 10 anni, ha manifestato segnali di forte sofferenza. Da qui il supporto dell’ente camerale con un finanziamento apposito alle varie manifestazioni del territorio volte a destare l’interesse e gli acquisti fra i residenti e i visitatori di questo periodo. Il tutto parte dalla constatazione della Camera di Commercio che il sistema imprenditoriale conferma una certa stabilità, sia pure in un contesto generale complesso e ricco di insidie, visto che il saldo dei primi nove mesi del 2019 rimane ancora negativo per 67 imprese in meno rispetto ai periodi precedenti. A livello di macro settori, ad esempio, solo il terziario presenta variazioni positive: ad esempio, il segno più riguarda attività finanziarie ed assicurative, attività professionali, scientifiche e tecniche, servizi di supporto alle imprese, sanità e assistenza sociale. Invece all’interno di un manifatturiero in flessione, crescono (seppur limitatamente) le imprese orafe, tessili, quelle di articoli in gomma/plastica, quelle di produzione di altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi e quelle di produzione di prodotti in metallo. Nel commercio diminuiscono le aziende all’ingrosso ma soprattutto quelle al dettaglio.
L’economia aretina? Un sistema statico: preoccupante focus della Camera di Commercio
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