In contro tendenza con le aspettative di inizio estate il settore agrituristico nei mesi di luglio e agosto si è registrata una buona ripresa del turismo soprattutto italiano. I dati provengono da Confagricoltura Toscana che conferma una lenta ma importante ripresa del settore tanto da poter frenare le perdite che hanno travolto il settore. La durata media dei soggiorni è stata di 2/3 notti a luglio, prevalentemente concentrata nei fine settimana. Agosto ha fatto poi riscoprire la campagna agli italiani, che scelgono gli agriturismi per soggiorni settimanali. Il 98% sono connazionali, qualche tedesco o svizzero che arriva in auto, e quasi tutti chiedono la piscina “Sono aumentate, come ci aspettavamo, le richieste di cambi data e di prenotazioni che hanno influito sull’organizzazione – precisa il presidente di Confagricoltura Toscana, Marco Neri – Sono inoltre triplicati i costi totali per le pulizie, sanificazioni, personale impiegato per le colazioni e numerosi i cambi biancheria a fronte di una minore capacità di spesa degli ospiti italiani” “C’è però l’incognita settembre che, con pochi turisti stranieri e con l’avvio delle scuole, rischia di far ripiombare il settore su terreno negativo”. Inoltre proprio in questa fase arriva la modifica alla legge regionale 30 del 2003 che disciplina l’attività agrituristica. “Oltre che tardiva – commenta il presidente – si presenta anche avvolta dall’incertezza legata ai tempi. Mancano infatti i regolamenti che la rendono effettivamente operativa. Confagricoltura auspica che la nuova giunta regionale, coinvolga le categorie interessate, ma soprattutto confida nel buon senso dell’amministrazione regionale per non aumentare i costi e la burocrazia che rischiano di mettere in ginocchio un settore come quello degli agriturismi già molto provato”. In particolare, Confagricoltura Toscana chiede che “non si limitino in maniera grave le aziende che intendono fare interventi migliorativi rilevanti nelle strutture al fine di incrementarne la capacità di attrazione e di ospitalità, anche attraverso i trasferimenti di volumetrie, fatti in modo intelligente e sostenibile, anche tra comuni limitrofi”