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Omicidio de Sousa, a confronto dati e analisi delle tracce raccolte nella casa di Maria e nell’auto di Ferrini. Indispensabile fare chiarezza sul movente.

Dopo la confessione di Federico Ferriri accusato dell’omicidio di Maria Aparecida De Sousa proseguono le indagini sul caso. Nei giorni scorsi è stata passata al setaccio l’auto dell’accusato. I rilievi sulla Renault Megan Scenique di Ferrini, sono stati condotti nel laboratorio della Polizia Scientifica per la Toscana di Firenze. Gli investigatori hanno cercato tracce ematiche e biologiche riconducibili alla vittima, che potrebbero essere state trasportante nella vettura appoggiando l’arma del delitto o si potrebbero essere trasferite nelle coperture attraverso il contatto con gli abiti sporchi di sangue di Ferrini. Gli uomini della Squadra Mobile, guidati da Francesco Morselli, sono stati anche in carcere dal 37enne ed hanno eseguito un prelievo con un tampone per poter così identificare il dna dell’uomo per confrontare le tracce già repertate. Tutti i campioni repertati saranno portati nei laboratori della Forensic Genetic Unit dell’ospedale di Careggi, guidata dal dottor Ugo Ricci, il laboratorio al quale è stato conferito dalla pm Chiara Pistolesi, che coordina le indagini sul caso, l’incarico di analizzare le tracce biologiche repertate nell’appartamento di Maria. Serve infatti fare chiarezza sulla confessione contraddittoria di Ferrini le prove gli esami serviranno per confermare o smentire quanto da lui riferito in fase di interrogatorio. Il Gip Fabio Lombardo, nel decreto con cui convalida l’arresto, non ha nascosto infatti i suoi dubbi sul ricatto di cui parla l’agricoltore-ambulante. E’ stato dunque un omicidio di impeto o c’è stata premeditazione? Il Pm Pistolesi per adesso contesta l’omicidio semplice, ma lo scenario della premeditazione non è ancora del tutto escluso. Sarano forse gli esami eseguiti a fare chiarezza.

 

 

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