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Pessime prospettive in Toscana per il settore dell’artigianato dopo un 2019 decisamente da dimenticare

L’artigianato toscano nel 2019 ha visto calare del 4,4% l’occupazione e del 2,7% le imprese su base annua: è quanto emerge dal rapporto presentato a Firenze dall’ente bilaterale Ebret. Il dato negativo per l’occupazione riguarda tutte le province, mentre fra i vari comparti è la moda a soffrire di più (-7,8%). Crescono invece le retribuzioni (+1,9% medio procapite), in virtù di un calo dei contratti part-time e dell’uscita dal mercato di imprese più marginali. Nel 2019 si è registrato un calo dell’occupazione che è misurato in circa 5.500 unità e che riguarda trasversalmente tutti i settori mentre c’è un forte incremento delle ore integrate dal Fondo di Solidarietà bilaterale, circa il 70% di ore in più fra 2019 e 2018: questo significa che le situazioni di crisi e difficoltà aziendale si stanno diffondendo a varie ramificazioni del sistema artigiano regionale. Il 2019 ha chiuso quindi in maniera preoccupante e secondo l’Ebret non si vedono spiragli positivi neanche per il 2020 e Ciro Recce, presidente Ebret, ha affermato che “l’artigianato è un settore che, anche attraverso il patto per lo sviluppo regionale che è stato siglato, ha bisogno di maggiore attenzione per far sì che si possa ripartire, perché è veramente il centro dell’economia regionale”.

 

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