News

Piano regionale dei rifiuti, l’impatto sull’Altotevere

Se ne è parlato a Città di Castello in un incontro indetto dal Coordinamento del cambiamento

Rifiuti a Belladanza

Problematiche e proposte sul Piano dei rifiuti regionale dell’Umbria e il suo impatto sulla gestione dei rifiuti in Altotevere. Di questo si è parlato ieri, lunedì 16 ottobre, in un incontro con la stampa indetto dal Coordinamento del cambiamento con Emanuela Arcaleni, Vincenzo Bucci (Castello Cambia), Enrico Paci (Alleanza Verdi Sinistra) e Thomas De Luca (consigliere regionale Movimento 5 stelle).

L’incontro si è però aperto con una notizia di carattere politico: l’ingresso nel Movimento 5 Stelle in Umbria di Emanuela Arcaleni, consigliera comunale della lista Castello Cambia di cui resterà portavoce. “Emanuela Arcaleni è persona estremamente valida che ha dimostrato negli anni di saper fare opposizione e tutelare gli interessi dei cittadini – ha dichiarato il consigliere regionale e coordinatore del M5S Umbria, Thomas De Luca – insieme proseguiamo quel percorso di iniziative tra Regione e Comune nell’interesse dei cittadini e del territorio”.

Poi si è passati al nuovo Piano regionale di gestione dei rifiuti, con molte questioni oggetto di discussione. “La favola per cui l’inceneritore è la soluzione al problema dei rifiuti non è più sostenibile – ha detto il consigliere regionale De Luca – il piano prodotto dalla giunta è estremamente sottostimato rispetto ai reali costi dell’impianto, che da 130 aumenteranno almeno fino a 200 milioni e che ricadranno sulla Tari dei cittadini”.

Emanuela Arcaleni è entrata nel dettaglio dell’impatto del Piano di rifiuti nel territorio dell’Altotevere e ha spiegato i contenuti dell’interpellanza presentata sulla gestione del conferimento dei rifiuti presso la discarica di Belladanza.

“Nell’ambito del Piano regionale dei rifiuti, l’utilizzo della discarica di Belladanza riveste un ruolo cruciale – ha detto Emanuela Arcaleni – non a caso è stato autorizzato dalla Regione Umbria un ampliamento della stessa per 300 mila metri cubi. Questo significa che il territorio dell’Alta Valle del Tevere accoglierà sempre più i rifiuti regionali. Questo aggraverà le problematiche ambientali legata alla gestione di una discarica sempre più grande, ma per il momento non sembrano esserci particolari vantaggi o compensazioni per i cittadini tifernati, che si sono visti aumentare la TARI del 4,60% , con una continua progressione delle tariffe. Non solo, i milioni introitati con la gestione di Belladanza avrebbero dovuto permettere bilanci senza criticità, mentre nel Bilancio 2022 di SOGEPU si assiste ad una progressione dei debiti, che arrivano a oltre 6 milioni verso le banche e a 6,4 milioni verso i fornitori”.

“Ora – continua Arcaleni – con l’aggiudicazione della gara di ambito ex ATI1, la raccolta e gestione dei rifiuti è passata in capo a SOG.ECO srl. Proprio con questa società, a maggioranza privata e partecipata da SOGEPU al 49%, quest’ultima ha sottoscritto un contratto per il conferimento dei rifiuti presso la discarica di Belladanza. Dal Bilancio 2022 e relativa Nota integrativa di SOG.ECO SRL risulta che è stato sottoscritto tra SOG.ECO SRL e SOGEPU SPA un contratto per il conferimento di rifiuti in discarica, sulla base del quale SOGEPU ha messo a disposizione di SOGECO SRL all’interno della discarica di Belladanza una volumetria necessaria allo smaltimento fino a 35 mila tonnellate entro la data del 31 dicembre 2023, con facoltà di prorogare l’accordo qualora tale entità non fosse raggiunta nei tempi suddetti”.

“Una mia prossima interpellanza – prosegue Arcaleni – intende avere chiarimenti in merito a questo accordo e sapere se l’amministrazione comunale lo ritenga legittimo anche alla luce del doppio incarico dell’allora Amministratore Unico di SOGEPU, che ricopriva in quell’anno anche il ruolo di Direttore Generale di SO G.ECO SRL. Non solo, dal momento che a seguito della Deliberazione di Giunta n 31/2013 il Comune di Città di Castello ha conferito a SOGEPU, e non ad altri, il diritto d’uso trentennale dell’impianto di smaltimento di Belladanza, vorremmo comprendere se ritenga pienamente legittimo tale contratto, se ne fosse a conoscenza e se abbia rilasciato autorizzazione o parere favorevole alla sua sottoscrizione”.

CORRELATI

- Le nostre iniziative -spot_img

POPOLARI

- Partecipanti sostenitori -spot_img
spot_imgspot_img