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Pieve e Badia, riscoprire la vita nei piccoli comuni

Partito il progetto di riqualificazione per una piena fruibilità del territorio

Hanno preso il via i primi interventi legati al progetto “La Repubblica delle Foreste – Custodi dell’Alpe della Luna”, con cui i comuni di Badia Tedalda e Pieve Santo Stefano si sono aggiudicati un finanziamento a fondo perduto di 2 milioni e 80.000 euro che il Pnrr ha destinato alla rigenerazione dei borghi.

Coordinato da CasermArcheologica e realizzato con la partecipazione delle associazioni del territorio, il progetto prevede quindici linee d’azione, alcune delle quali a loro volta suddivise in varie attività. Ad oggi sono già partiti quattro cantieri, e proprio grazie ai tempi celeri è stato possibile beneficiare di finanziamenti maggiorati del 20% per compensare i rincari nelle materie prime: “Bisogna dare merito agli uffici comunali che hanno affrettato quanto più possibile tutte le pratiche”, ha commentato Laura Caruso di CasermArcheologica nel corso di un incontro con la stampa che si è tenuto ieri mattina a Pieve Santo Stefano.

Già avviati anche altri interventi che hanno visto assunzioni di personale all’Archivio dei Diari di Pieve Santo Stefano e acquisti di attrezzature per l’Archivio storico e la Pro loco di Badia Tedalda. “Un’altra attività strategica è la promozione del tortello di Pieve come eccellenza territoriale, e sono già stati acquistati i macchinari per la messa in funzione di una cucina dedicata alla produzione”, spiega Laura Caruso. “Sono tante le attività svolte”, sintetizza, “con difficoltà ma anche con grande velocità”.

Marcelli: “Far capire che vivere in una grande città è molto peggio che vivere nei piccoli comuni”

“Nel 2020 il Covid ha interrotto la nostra progettualità di sviluppo”, ha ricordato il sindaco di Pieve Santo Stefano Claudio Marcelli, “poi è arrivata questa opportunità del Pnrr, che è figlia del Covid, a cui abbiamo dato le gambe con un progetto bellissimo che coinvolge tante associazioni e che soprattutto parla di fruibilità del territorio e di riscoperta del vivere nei piccoli comuni”. Per il primo cittadino questo “cambierà radicalmente il sistema di vita dei nostri comuni, che si apriranno al mondo esterno cercando di dare servizi aggiuntivi a tutti coloro che finalmente scopriranno che vivere in una grande città è molto peggio che vivere nei piccoli comuni”.

Santucci: “Attrezzarci per un’offerta all’altezza delle richieste”

“Questo progetto spazia tra tanta opere, attività e servizi che mettono insieme tutte quelle idee che provengono dalle pro loco, dalle associazioni locali e dalle esigenze del territorio”, ha spiegato il sindaco di Badia Tedalda Alberto Santucci, che ha sintetizzato alcuni degli interventi principali (e-bike e turismo ambientale, valorizzazione del borgo di Montebotolino, scuola montessoriana, riqualificazione dell’ex mattatoio come centro culturale). Per Santucci “il messaggio forte è che a Badia siamo una realtà spopolata ma con grandi punti di forza come la natura, i panorami mozzafiato, la riserva dell’Alpe della Luna. Dobbiamo attrezzarci meglio per dare un’offerta all’altezza delle richieste”, ha detto.

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