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San Leo di Anghiari: sul richiesto marciapiede l’Anas deve dare l’ok al progetto

Il sindaco Polcri, presente all’incontro nella frazione, ha garantito l’impegno dell’amministrazione. Buone notizie anche sull’adduzione dell’acqua da Montedoglio

“Attendiamo la risposta dell’Anas, che dovrà dare il suo assenso, poi procederemo”. Così il sindaco di Anghiari, Alessandro Polcri, durante la pubblica riunione tenutasi la sera di martedì 26 novembre nei locali accanto alla chiesa di San Leo, i cui residenti (e non solo) hanno promosso una petizione relativa ai problemi della frazione, raccogliendo oltre 500 firme poi depositate in Comune dai tre consiglieri della minoranza di “Anghiari Unita”: Mario Checcaglini, Gabriele Furlan e Barbara Croci. Viabilità e sicurezza a essa collegata i punti nodali, a cominciare dalla necessità del marciapiede sul lato della Senese Aretina nel quale si trovano l’ufficio postale e la chiesa stessa, perché quel tratto di strada riveste una certa pericolosità anche per i pedoni.

“L’incarico progettuale del marciapiede è stato affidato e la richiesta formalizzata ad Anas per le relative osservazioni – ha poi specificato Polcri – per cui l’ente dovrà dare il proprio assenso e dirò che abbiamo chiesto una call tecnica all’ente per arrivare a una condivisione sul progetto”. Capitolo secondo: il parcheggio. “Ho avuto per ora solo un contatto telefonico con il proprietario dell’area – sono sempre parole di Polcri – il quale si sarebbe detto disponibile fin da subito a un utilizzo degli spazi destinati alla sosta, in attesa che si concretizzi la lottizzazione. È chiaro che poi questo aspetto dovrà essere affrontato in una sede più consona, però l’inizio mi è sembrato benaugurante”.

Fra le tante questioni oggetto di dibattito, che in qualche frangente è stato pure franco e acceso, quella del mancato rifornimento dell’acqua proveniente dalla diga di Montedoglio, che riguarda la fetta di paese compresa fra la statale 73 e il vicino confine con l’Umbria. Le notizie in arrivo sono tuttavia buone: sembra infatti che stiano per essere avviati i progetti per l’adduzione attraverso finanziamenti dell’Unione dei Comuni, dopodichè la competenza passerà nelle mani del consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno. Da parte di alcuni cittadini, infine, sono arrivate le lamentele per i cassonetti dei rifiuti che spesso debordano perché magari non vi è una frequenza di raccolta più ravvicinata e poi le “immancabili” buche sull’asfalto delle strade, quanto basta per rivendicare una maggiore attenzione da parte dell’amministrazione comunale.    

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