L’ex presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, è stata rinviata a giudizio dal giudice per le udienze preliminari di Perugia per associazione per delinquere in relazione ai presunti concorsi pilotati all’ospedale di Perugia.
Stesso provvedimento per l’ex assessore regionale alla sanità Luca Barberini, per l’ex sottosegretario e segretario umbro del Partito democratico Gianpiero Bocci, per l’ex direttore generale dell’Azienda ospedaliera Emilio Duca e quello amministrativo Maurizio Valorosi.
Secondo la ricostruzione accusatoria, Marini e gli altri indagati si erano associati al fine di commettere una serie di delitti contro la pubblica amministrazione «finalizzati alla manipolazione sistematica dei concorsi pubblici banditi dall’Azienda ospedaliera di Perugia e dall’Usl Umbria 1 per garantire la vittoria o il posizionamento ‘utile’ in graduatoria dei candidati «determinati dagli stessi associati».
In particolare Marini, Barberini e Bocci, hanno ritenuto i pm, «creavano una vera e propria rete di sistema attraverso cui condizionavano gran parte dei concorsi pubblici in sanità». Fatti che secondo l’accusa sarebbero avvenuti dagli inizi del 2018 a metà dell’aprile 2019. Un’inchiesta che portò tra l’altro alle dimissioni dell’allora presidente Marini e alle elezioni anticipate per la Regione Umbria.