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Terme di Fontecchio, apertura nell’autunno 2024?

La possibile data di fine lavori è stata riferita dal vicesindaco Bernicchi dopo i contatti avuti con la proprietà

“Siamo stati informati dalla proprietà che i lavori di riqualificazione delle Terme di Fontecchio dovrebbero terminare nell’autunno del 2024 e il complesso verrà aperto nella sua interezza con una inaugurazione quando saranno stati ultimati tutti gli interventi previsti, quindi non distintamente nelle parti dell’hotel, del ristorante e delle terme. I lavori in corso non andranno a snaturare quella che è da sempre la destinazione a parco termale con una struttura recettiva e lo stesso parco sarà aperto al pubblico con una regolamentazione apposita, come per tutte le aree private aperte al pubblico”. E’ quanto ha riferito in consiglio comunale il vice sindaco con delega all’Urbanistica Giuseppe Stefano Bernicchi, rispondendo all’interpellanza del consigliere Tommaso Campagni (FI) sulla situazione del cantiere delle Terme di Fontecchio.

“Una data attesa da tutti”. “Prendendo contatti informali con la proprietà (il committente dei lavori è Acqua Re Srl con sede a Milano che fa capo al tifernate Francesco Milleri, presidente e ceo di Luxottica)  – ha fatto sapere Bernicchi – siamo venuti a conoscenza del fatto che i lavori adesso sono affidati a un general contractor importante, con un’adeguata struttura tecnica, che sovrintende al prosieguo del cantiere, questo dovrebbe permettere una maggiore fluidità degli interventi, che dovrebbero appunto terminare nell’autunno del 2024, una data che come amministrazione comunale attendiamo al pari di tutta la città”.

Nel video, i dettagli dell’intervento del vicesindaco Giuseppe Bernicchi e alcune immagini del “cantiere” Fontecchio.

L’interpellanza di Campagni. Il rappresentante della minoranza aveva segnalato “la necessità di comprendere lo stato di avanzamento dell’intervento, a fronte di interruzioni dei lavori che continuano a verificarsi e dell’assenza di tempistiche certe sui tempi di realizzazione e su ipotetiche date di inaugurazione del complesso”. Nel ricordare che il piano attuativo per la riqualificazione e ampliamento delle strutture alberghiera e termale di Fontecchio sia stato approvato nel giugno 2019 e le successive tappe del progetto, Campagni aveva parlato di Fontecchio come di “una risorsa naturale e turistica importantissima per la città, con acque termali note fin dall’età romana al tempo di Plinio il Giovane, che rappresentano un punto di riferimento essenziale per la cura e la riabilitazione di svariate patologie”.

Il dibattito. Alla discussione in aula ha portato il proprio contributo anche il consigliere del PD Massimo Minciotti, che ricordando i contenuti della mozione per il rilancio delle Terme di Fontecchio “approvata in solitudine nel 2017 dalla maggioranza, con l’astensione delle minoranze”, ha eccepito: “oggi il centrodestra sembra aver cambiato opinione, chiedendo l’intervento della politica che all’epoca riteneva inopportuno”. Minciotti ha quindi sostenuto di non condividere i dubbi sulla fruibilità pubblica e sul mantenimento della vocazione termale del complesso espressi nell’interpellanza. Il capogruppo della Lega Valerio Mancini ha preso la parola per ricordare che “Le Terme di Fontecchio, come tutte le terme d’Italia, sono sottoposte a concessione e noi abbiamo una legge regionale che le disciplina, tra l’altro emendata dal sottoscritto e deliberata nella mia commissione”. Nel testimoniare l’apprezzamento per la risposta del vicesindaco, il rappresentante della Lega ha aggiunto: “parliamo dell’unica sorgente termale riconosciuta a livello regionale, quindi la politica ha il diritto di interessarsi della questione, peraltro in maniera educata e delicata come ha fatto il collega Campagni, perché l’obiettivo è di fare in modo che le Terme di Fontecchio siano un importante volano di sviluppo economico e turistico per la nostra città”.

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