Durante il Consiglio Comunale del 22 novembre a Sansepolcro è stato approvato un progetto di riorganizzazione della raccolta dei rifiuti che farà sicuramente segnare una netta discontinuità rispetto al passato. Quasi una rivoluzione senza precedenti che ridisegnando drasticamente l’intero servizio dovrebbe portare non soltanto a un aumento della raccolta differenziata, ma anche a un maggior livello di decoro nelle aree più prossime al centro storico.
Raccolta stradale: meno postazioni, ma complete
Come è stato illustrato dal consigliere Alessandro Bandini, titolare delle deleghe all’Ambiente, ai Rifiuti e alle Partecipate, in tutto il territorio comunale verranno, innanzitutto, create stazioni complete per la raccolta di tutte le frazioni di rifiuti (carta e cartone, multimateriale, vetro, organico e indifferenziati): questo andrà quindi a favorire la differenziazione dei conferimenti, anche se per attuare tale forma di razionalizzazione sarà necessario eliminare tutte quelle postazioni incomplete che ad oggi, per motivi tecnici o di spazio, sono sprovviste di alcuni contenitori. In altre parole, se da un lato il cittadino potrebbe essere costretto a fare qualche passo in più per arrivare ai cassonetti, dall’altro le nuove postazioni consentiranno lui di effettuare una maggiore raccolta differenziata.
Sostituzione dei cassonetti tradizionali con quelli di ultima generazione
La complessa opera di riordino del servizio prevederà anche la sostituzione di tutti i cassonetti tradizionali con quelli di nuova generazione di tipo “Easy” che possono essere aperti tramite pulsante, sia con, che senza la Sei Card. Nell’immediato, ha spiegato il consigliere Bandini, non c’è l’intenzione di predisporre il servizio in maniera tale che l’utente possa essere riconosciuto, di conseguenza per conferire non sarà previsto l’utilizzo di alcun tipo di tessera.
Estensione del porta a porta
Al momento a Sansepolcro il servizio di raccolta dei rifiuti avviene per l’86% attraverso la raccolta stradale e per il 14% tramite ritiro a domicilio. Nell’ambito dell’articolato quadro di riorganizzazione discusso, quest’ultimo sarà incrementato fino a toccare la percentuale del 34%: a tal fine saranno incorporate nell’area del porta a porta alcune zone non lontane dal centro storico, a partire da via Vittorio Veneto, via Pacinotti, Via Volta e Via Barsanti. Anche in questo caso gli effetti sulla quantità e sulla qualità della raccolta differenziata non potranno che essere positivi, così come saranno benefiche le conseguenze in termini di decoro urbano (dato che le attuale postazioni saranno rimosse). Di contro ci sarà però da affrontare un inevitabile aumento del costo del servizio, visto che la soluzione del ritiro domiciliare è indubbiamente quella più onerosa.
I tempi di attuazione del nuovo progetto
L’intero progetto di ridefinizione del servizio è stato proposto dal gestore Sei Toscana, il quale – come riportato in Consiglio da Bandini – ha tutto l’interesse ad attuarlo entro il 31 dicembre 2024: affinché le misure previste possano essere parzialmente finanziate dai fondi del PNRR, sarà infatti necessario che le stesse siano messe in atto entro la fine dell’anno corrente.
Dato che i tempi appaiono piuttosto inadeguati a effettuare un lavoro di tale portata, l’amministrazione, sempre per voce del consigliere con delega, ha previsto di compiere una parte di riordino dal 4 al 31 dicembre, mentre tutto il resto sarà messo in atto con l’anno nuovo ma comunque prima della primavera 2025. Nei prossimi giorni i cittadini saranno dunque avvertiti e istruiti sulle novità che a breve saranno introdotte.
Le critiche sollevate da una parte della minoranza
Nella sua relazione Alessandro Bandini ha premesso che il progetto di riorganizzazione è figlio di un nuovo piano industriale che è stato approvato da Sei Toscana nel momento in cui nella compagine sociale è entrata l’emiliana Iren: la volontà di riorganizzare il servizio in tutto l’Ato Toscana Sud, facendo quindi prevalere un’ottica d’insieme rispetto a quella dei singoli comuni, sarebbe essenzialmente da ricondurre a tale soggetto che dal 2010 opera nel settore dei multiservizi.
Proprio a partire da quella che si è subito manifestata come una scarsa capacità della politica a operare scelte che poi ricadono sui cittadini, alcuni gruppi di minoranza hanno mosso alcune critiche, seppur senza negare l’esigenza di un sostanziale riassetto del servizio. In particolare il gruppo PD – In Comune, per voce del consigliere Marcello Polverini, ha messo in evidenza il fatto che la riduzione delle postazioni produrrà maggiori disagi ai cittadini, ovvero a coloro che, tramite le tariffe, saranno chiamati a sostenere economicamente l’investimento di un riordino, deciso da altri. Anche Filippo Polcri, dello stesso gruppo consiliare, è intervenuto ponendo in primo piano il fatto che tutto questo lavoro dovrebbe porsi come obiettivo quello di arrivare a una tariffazione puntuale attraverso il riconoscimento degli utenti: solo così, secondo il consigliere del centro-sinistra, sarà possibile utilizzare tutto il potenziale dei nuovi cassonetti “intelligenti”, quindi ottenere il massimo risultato utile dall’intera riformulazione del servizio.
A queste osservazioni, a cui si sono aggiunte anche quelle di Michele Gentili (Adesso Riformisti) che ha denunciato la condizione di subordinazione della politica rispetto a certe scelte di natura aziendale, Bandini ha controbattuto che l’Amministrazione Comunale farà il possibile per attenuare gli inevitabili disagi iniziali. La stessa cercherà di effettuare questa azione nella consapevolezza che i sacrifici che la cittadinanza sarà chiamata ad affrontare in questa fase contribuiranno a innalzare la quota di raccolta differenziata, quindi a migliorare l’intero sistema di gestione dei rifiuti. In merito a ciò il consigliere ha manifestato fiducia sul fatto che anche senza tariffazione puntuale gli effetti positivi della nuova organizzazione non tarderanno a manifestarsi.
Alla fine il progetto è stato approvato con il voto favorevole dei gruppi di maggioranza, a cui si è aggiunto quello rappresentato da Laura Chieli (Fratelli d’Italia – Sansepolcro Futura), mentre dagli scranni della minoranza sia lo schieramento di PD – In Comune che quello di Adesso Riformisti si sono astenuti.