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Alpinista tifernate muore durante un’arrampicata

È successo nella zona di Piobbico, a perdere la vita il 61enne Mauro Giorgis

La Balza della Penna sul monte Montiego a Piobbico. Foto Wolfra (CC BY 3.0)

Stava effettuando un’arrampicata lungo la via Castellani-Vampa, in località Balza della Penna, nella zona di Piobbico, molto conosciuta e frequentata da alpinisti e appassionati di montagna. Si è accasciato a terra e non è più riuscito a rialzarsi. Un malore improvviso, molto probabilmente dovuto a un infarto, si è portato via nella giornata di ieri sabato 3 giugno Mauro Giorgis, sessantenne di Città di Castello.

Una tragedia che è subito sembrata tale anche ai compagni di cordata che stavano accompagnando Giorgis lungo la parete rocciosa. Chi era con lui, tutti scalatori esperti, si è subito accorto del grave malore, chiamando i soccorsi e provando a rianimare il compagno tramite alcune manovre sanitarie. Sul posto è arrivato il servizio regionale Marche del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico con l’elicottero Icaro 02, che ha sbarcato il Tecnico di Elisoccorso e il medico in parete che non ha potuto far altro che constatare il decesso. L’evacuazione del corpo è risultata molto complessa a causa delle pessime condizioni meteo; l’elicottero, nel frattempo a terra, ha dovuto attendere una finestra di tempo stabile per decollare di nuovo e recuperare l’alpinista, il Tecnico di Elisoccorso ed il medico. I compagni di cordata, invece, sono stati raggiunti e accompagnati a valle dalle squadre di terra del Soccorso Alpino Marche, giunti a supporto delle operazioni. Sul posto, anche 118 e Vigili del Fuoco.

Giorgis, ingegnere informatico in un’azienda tifernate, grande appassionato ed esperto di montagna, era di Città di Castello dove viveva insieme alla moglie Silvia e ai figli Alessandro di 24 anni e Gregorio di 22 anni, già campione italiano juniores di lancio del martello in forza all’atletica Libertas. Dalla società parole di cordoglio cui si associano anche il sindaco Luca Secondi, l’assessore allo sport Riccardo Carletti e la sezione Cai di Città di Castello.

Quattro mesi fa, a febbraio 2023, nella stessa zona si consumò un’altra tragedia: uno scalatore di 50 anni, intento alla chiodatura di una nuova via nella Falesia del Re precipitò da almeno venti metri. La vittima era Franck Migliorati, anche lui di Città di Castello e scalatore esperto.

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