Il rombo di circa 150 moto ha fatto da sfondo stamattina, in una gremitissima chiesa di Santa Maria a Selci, all’ultimo saluto a Jacopo Baldi, il 22enne morto sabato scorso in un tragico incidente stradale lungo l’Apecchiese, mentre stava andando al mare con l’amico Andrea.
Anche ad Andrea, uno degli affetti più cari per il giovane tifernate, era indirizzata una commovente lettera immaginaria scritta da Jacopo Baldi e letta da un’amica della madre in chiesa: “Ciao, chi mi conosce sa che con me non ci si annoia mai. È sabato e voglio andare al mare, chiamo il mio amico Andrea non una, ma otto volte… Grazie Andrea, per avermi detto sì e per essere stato il mio compagno anche nell’ultimo viaggio verso il mare…”.
“Nessuna vita muore davvero nell’asfalto se viene ricordata in questo modo, il suo esempio continua soprattutto dopo il dolore”, ha detto durante l’omelia don Paolino Trani che ha celebrato il funerale, ricordando anche la sofferenza di tutta la comunità altotiberina che negli ultimi mesi ha pianto la morte di troppe giovani vite.
Poi ecco il suono dei motori, tanto piacevole per Jacopo, che spezza il silenzio e accompagna il lungo serpentone di decine di motociclisti verso il cimitero di Selci Lama.