Un visitatore molto speciale ha fatto tappa alla mostra “Buitoni e il sociale” presso Palazzo Alberti a Sansepolcro. Si tratta di Gherardo Dindelli, noto in città come l’ultimo partigiano ancora in vita, che ha compiuto 100 anni esatti lo scorso gennaio, mantenendo una straordinaria lucidità. Ma Dindelli è stato soprattutto un fedele dipendente della Buitoni: è entrato a lavorare nel 1941, all’età di 17 anni, e ha lasciato l’azienda nel 1978 dopo 37 anni di servizio nella rinomata fabbrica del Borgo.
Quando è stato assunto, Dindelli lavorava nel vecchio stabilimento Beta di via del Prucino, la divisione Buitoni che si occupava dei prodotti da forno (mentre l’Alfa era la storica sede). Nel corso degli anni, è stato promosso capoturno e infine responsabile dell’intero reparto “forno” nello stabilimento riunificato, l’attuale Centro Valtiberino.
Accolto dal presidente del Cral, Roberto Belli, e dal vicepresidente Paolo Nocentini, Gherardo si è soffermato per un’ora davanti alle vecchie foto in bianco e nero che raffiguravano l’attività associativa e ricreativa dell’azienda. Con incredibile precisione, Dindelli ha ricordato quasi tutti i volti immortalati negli scatti, alcuni dei quali risalenti a oltre 70 anni fa. La Buitoni è stata una parte fondamentale della sua vita e di quella di molte famiglie del Borgo e della vallata. Pertanto, è stato un grande piacere per lui poter rivivere quei momenti attraverso la ricca galleria fotografica esposta.
Al termine della visita, Dindelli ha elogiato il Cral per l’organizzazione di questa bellissima iniziativa che, in poco più di un mese, ha attirato oltre mille visitatori. Per motivi organizzativi, la durata dell’esposizione è stata ridotta: la mostra “Buitoni e il sociale” chiuderà i battenti domenica 12 maggio, dopo un periodo di 46 giorni che ha comunque riscosso grande successo.
