Forse mai come questa volta Andrea merendelli e Paolo Pennacchini, da 22 anni autori dei copioni di “Tovaglia a Quadri”, hanno intercettato i maldipancia che i cittadini (anghiaresi e non) avvertono in questa nostra tormentata contemporaneità. “Via da noi”, questo il titolo dell’edizione 2017 dell’evento teatrale che si svolge dal 1996 fra le mura medievali di Anghiari, mette in scena, o meglio in piazza, visto che siamo nella piazzetta del Poggiolino, malesseri, disagi e contrasti che gli abitanti di questo micro rione anghiarese vivono a causa della Toscana matrigna, un’amministrazione regionale che aumenta le tasse, riduce i servizi, accentra tra Firenze e Siena il controllo dei servizi indispensabili alle comunità della grande periferia toscana, in questo caso quella della Valtiberina Toscana e di Anghiari nello specifico. L’evento, definito dai suoi autori “cena toscana con una storia da raccontare in quattro portate”, vive della verve dei tanti attori che anno dopo anno trasformano in uno psicodramma collettivo che intreccia la strettissima attualità con le tradizioni orali e non di un borgo toscano ricco di personaggi, aneddoti, tragedie e situazioni comiche e grottesche, com’è appunto l’antico paese di Anghiari; ma Tovaglia a quadri si avvale di testi scritti ormai con grandissima abilità e fantasia da Pennacchini e Merendelli, quest’ultimo anche sagace e creativo regista dello spettacolo. L’intera manifestazione è promossa dall’associazione culturale Tovaglia a Quadri, che si occupa anche degli aspetti logistici e organizzativi, realizzata in collaborazione con l’Associazione Teatro Stabile di Anghiari come responsabile della parte artistica, con il Comune di Anghiari e la Rete Teatrale Aretina, con l’attiva partecipazione di tanti giovani impegnati in diversi ruoli e dei solerti volontari della Pro Anghiari dell’onnipresente presidente Piero Calli, una delle anime autentiche del paese. Importante poi, checché dicano gli attori in scena, il sostegno della Regione Toscana oltre che di numerosi sponsor locali, il tutto per una originale manifestazione che raccoglie ogni anno oltre 1400 spettatori provenienti da tutto il territorio nazionale. Quest’anno poi il riscontro sui mezzi d’informazione, che siano carta stampata, televisioni o che viaggino online, è massiccio, puntuale e ricco, anche grazie all’intenso lavoro del nuovo ufficio stampa di Tovaglia a quadri, che si deve all’esperienza e alla professionalità di Elena Lamberti, toscana doc pure lei. La carica civile in questa edizione non viene mai meno, il tema è bruciante, l’umorismo toscano fa faville, la cena è rustica e deliziosa e il successo è eccezionale. Chi vuol partecipare si affretti: si replica solo fino a sabato e forse resta ancora qualche posto per i ritardatari. Tovaglia a Quadri anche quest’anno è assolutamente da non perdere.