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L’Affresco Perduto di Signorelli rivive sulla Torre Civica

La video istallazione curata da Fabio Galeotti e Lorenzo Fiorucci sarà proiettata fino al 5 gennaio

Da alcuni giorni sulla facciata della torre civica hanno ripreso forma e colore le immagini della Vergine con il Bambino e Santi, il primo affresco realizzato a Città di Castello da Luca Signorelli nel 1474, danneggiato dal terremoto del 1789 e poi rovinato dall’incuria.

Si tratta della videoproiezione dell’“Affresco Perduto”, curata da Fabio Galeotti e Lorenzo Fiorucci con la collaborazione di Silvia Palazzi per la parte storica, l’interpretazione di Fabio Bruschi, Cristiano Francioni, Rebecca Giovagnoli, Riccardo Sensi, la scenografia di Genella Falleri, i costumi di Gina Locchi, il trucco e parrucco di Martina Panini.

I dettagli. Galeotti, a seguito di una verifica sulle fonti documentarie e sugli ultimi studi pubblicati sul tema, ha ricostruito la scena in modo più fedele possibile, coinvolgendo attori reali in una animazione video di quello che doveva essere il dipinto in origine. Una riproduzione fedele, accompagnata da un sottofondo musicale evocativo, che permette di rivivere in sequenza la creazione pittorica dell’artista cortonese. Un lavoro filologico di ricostruzione e dettagliata cura dei volti, degli abiti, delle pose e degli oggetti presenti nell’affresco, innestando su questi elementi, la componente creativa che si manifesta nell’azione della scena.

L’opera di Signorelli. Non esistono copie dell’opera originale, forse una non confermata nella Chiesa di Micciano ad Anghiari. Si sa che rappresentava la Vergine con il bambino e due santi, San Girolamo e quel San Paolo, di cui si conserva un frammento in Pinacoteca. Un affresco che assume un significato politico nel cuore del Rinascimento quando 1474, la città, cinta d’assedio dal duca di Montefeltro, vede in fuga Niccolò Vitelli e la restaurazione del potere pontificio. Per celebrare il ritorno papale si decise dunque di affrescare sulla parete esterna della torre civica (detta del Vescovo), una Madonna con bambino e Santi Paolo e Girolamo, abbattendo la precedente pittura trecentesca che vedeva ritratti I ribelli della patria (1385).

Videoproiezione Signorelli torre civica 6

 

Le alterne vicende storiche, che videro di lì a breve il ritorno dei Vitelli in città e un lungo periodo di sostanziale convivenza con il potere pontificio, lasciò inalterato il dipinto fino a metà del XVIII secolo, quando la tettoia di copertura del dipinto fu danneggiata da un terremoto e non fu più ripristinata.

Il dipinto giunse negli anni trenta del novecento in precarie condizioni conservative tant’è che fu predisposto un difficile distacco, che ha restituito pochi e quasi illeggibili frammenti della sola figura di San Paolo, anch’essa fortemente rimaneggiata dal restauro eseguito del pittore futurista Alessandro Bruschetti nel 1935.

In tanti per la prima proiezione. L’inaugurazione de “L’Affresco perduto” si è svolta martedì 26 dicembre alle ore 18.30 in Piazza Gabriotti. La videoproiezione durerà fino a venerdì 5 gennaio. Tra una passeggiata in famiglia e un incontro con amici e parenti sotto le luminarie natalizie del centro storico, sono stati davvero numerosi coloro che si sono messi in fila per rispondere all’invito dell’amministrazione comunale a riscoprire un passato affascinante e suggestivo, nel quale i maestri dell’arte lasciavano in città le testimonianze indelebili del proprio talento, ora ricreate in chiava contemporanea.

Videoproiezione Signorelli torre civica 7

 

“A conclusione dell’Anno Signorelliano abbiamo voluto rendere omaggio a uno dei più grandi artisti del nostro Paese tramite la riproduzione di un’opera che è stata importante nella storia di Città di Castello, con l’idea di farla conoscere ai nostri concittadini e di legarla, attraverso una modalità visiva moderna e tecnologica, a quel filo conduttore unico e ricco di testimonianze che unisce nel nostro territorio Rinascimento e contemporaneità”, hanno sottolineato il sindaco Luca Secondi e l’assessore alla Cultura Michela Botteghi.

Accanto agli amministratori si sono avvicendati i curatori dell’iniziativa, Galeotti e Fiorucci, che hanno evidenziato la soddisfazione per essere riusciti, con una importante ricerca storica, a “rivestire di nuovo la facciata della torre civica con l’affresco del Signorelli che la impreziosiva, un’Epifania pittorica, una magia, che accompagnerà le passeggiate dei tifernati, riportandoli idealmente indietro nel tempo agli anni in cui chiunque poteva ammirare questa bellissima opera”.

A completare la presentazione dell’evento è stata la storica Silvia Palazzi, della Biblioteca Carducci, che ha fatto scoprire e dettagliato particolari e aneddoti sull’opera e sul passato della città che hanno incuriosito e coinvolto il pubblico.

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