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“Lost Generation” della compagnia Progetto Demoni chiude la stagione invernale di Kilowatt Tutto l’Anno

Si conclude domenica 23 aprile la quarta edizione di KILOWATT TUTTO L’ANNO, promosso dall’associazione CapoTrave/Kilowatt diretta dal regista e drammaturgo Luca Ricci, realizzata in collaborazione con il Comune di Sansepolcro (Ar), con il sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, della Regione Toscana e di Aboca.

Il programma invernale 2017 ha proposto 5 spettacoli di teatro d’innovazione e danza contemporanea dei quali 4 prove aperte al termine di altrettante residenze e uno spettacolo in ospitalità. A questo programma si è affiancata la rassegna “Kilowatt dei ragazzi”, realizzata in collaborazione con Tedamis, che ha previsto 2 spettacoli per pubblico di tutte le età.

Dichiara Luca Ricci “Siamo veramente soddisfatti dell’esito di questa quarta stagione. Da settembre 2016 a oggi abbiamo ospitato 17 spettacoli, dei quali quattro per bambini e 9 frutto di artisti che sono stati in residenza nel nostro teatro, 20 giorni ciascuno, per un totale di 180 giorni. Proprio per l’attività di residenza che abbiamo attivato da alcuni anni abbiamo ottenuto, alcune settimane fa, un prestigioso riconoscimento come il sostegno del bando nazionale Siae S’illumina. Gli spettatori paganti sono stati poco più di 1200. Ormai il programma di Kilowatt Tutto l’Anno alla Misericordia è uno degli eventi di maggior richiamo della stagione invernale della Valtiberina”

Domenica 23 aprile, alle ore 17 la Compagnia Progetto Demoni di Alessandra Crocco e Alessandro Miele presente “Lost generation” . Primo studio al termine di una residenza artistica, Lost generation trae spunto dalla biografia e dal mondo poetico dello scrittore americano Francis Scott Fitzgerald e di sua moglie Zelda, protagonisti di successo della lost generation degli anni ’20 fino alla grande crisi del ’29 che coincide con l’inizio della schizofrenia di Zelda, la depressione di Scott e la crisi del loro matrimonio “due presenze evanescenti per raccontare la storia di un fallimento. Come noi trentenni di oggi, Scott e Zelda hanno vissuto il benessere di un’epoca incosciente e si sono ritrovati adulti tra le macerie di una crisi.”

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