E’ stata la straordinaria esperienza di Antonio Cocco, studente italiano che fugge da casa per un brutto voto e si arruola nella Legione straniera francese e morto nel 1954 in combattimento a Dien Bien Puh, in Vietnam, nel corso della guerra d’Indocina, a vincere la 33° edizione del Premio Pieve Saverio Tutino, il concorso per scritture autobiografiche inedite organizzato dall’Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano. La decisione della giuria del Premio, annunciata nel corso della tradizionale manifestazione “Memorie in piazza” che si è svolta domenica pomeriggio nella tensostruttura allestita al posto della piazza inizialmente destinata alla manifestazione, è stata dettata dalla singolarità di una traiettoria di vita narrata attraverso le lettere scambiate tra Cocco e i familiari. “Ridotta Isabelle”, questo il titolo della raccolta di scritti di Antonio Cocco, ha suscitato al momento del conferimento del premio la grande emozione del fratello Giovanni, presente a Pieve S. Stefano. La giuria ha anche deciso di segnalare i tre diari dalle radici aretine: quelli di Pietro Poponcini, Paola Nepi e Giuseppina Porri. Ma sugli otto diari finalisti di quest’anno ecco una dichiarazione di Guido Barbieri, voce storica di radio3 Rai, componente della direzione artistica e della giuria nazionale del premio.
Premio Pieve Saverio Tutino 2017: Antonio Cocco è il vincitore della 33° edizione
di Redazione
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