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Riapre CasermArcheologica: al via l’inaugurazione della mostra AGIBILE

Domenica 9 luglio (ore 18:00) CasermArcheologica, ex Caserma dei Carabinieri di Sansepolcro, riaprirà le proprie porte alla cittadinanza con una mostra dedicata al concetto di rigenerazione, per ridare linfa a uno spazio, renderlo usufruibile e vitale. Da qui nasce il titolo della mostra di riapertura, AGIBILE, e la volontà di scegliere la fenice che risorge dalle ceneri (decorazione rinvenuta in una parete dell’ex Caserma) come immagine simbolo. L’inaugurazione sarà preceduta dalla sfilata della banda Società Filarmonica dei Perseveranti di Sansepolcro, che, alle 18.00 da Piazza Torre di Berta arriverà in via Aggiunti, 55.

All’evento parteciperanno la Vicepresidente della Regione Toscana e Assessore alla Cultura, Monica Barni; la Vicepresidente del Consiglio della Regione Toscana, Lucia De Robertis, la Vice Presidente della Provincia di Arezzo, Eleonora Ducci, il Sindaco del Comune di Sansepolcro, Mauro Cornioli, e l’Assessore alla Cultura del Comune di Sansepolcro, Gabriele Marconcini. Saranno inoltre all’inaugurazione Roberta Franceschinelli, responsabile dei progetti culturali di Unipolis/culturability, e gli altri partner che hanno reso possibile la ristrutturazione, poi Patrizia Cappelletti e Paolo Pezzana, dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano che condurranno uno studio sulla CasermArcheologica per l’”Archivio della generatività sociale”, Linda di Pietro, direttrice del CAOS di Terni. Altri ospiti stanno confermando in questi giorni, come l’On. Marco Donati e operatori come Ezio Micelli, docente presso Università IUAV di Venezia, Matteo Bartolomeo, presidente di Avanzi / Make a Cube di Milano.

L’Associazione CasermArcheologica, con il coinvolgimento di artisti, progettisti e studenti degli Istituti Superiori di Sansepolcro, ha lavorato in questi spazi, un tempo abbandonati, dal 2013 fino a ottobre 2015, quando gli spazi sono stati dichiarati inagibili. La chiusura ha stimolato a individuare soluzioni per rendere nuovamente fruibili quei locali, che si sono concretizzate con la vittoria, su un totale di 522 proposte, del bando culturability – rigenerare spazi da condividere promosso dalla Fondazione Unipolis. Il percorso di culturability ha offerto all’Associazione di partecipare a un percorso di formazione con tutor di Avanzi/Make a Cube³ (Milano) e di Fondazione Fitzcarraldo (Torino), che ha messo il team in contatto con le migliori esperienze di rigenerazione urbana in Italia. Inoltre, l’Associazione ha avuto la disponibilità di un budget di 50.000 €, a cui ne sono stati aggiunti altri 30.000, provenienti da proprie attività e dal sostegno di partner locali come Fondazione Marco Gennaioli Onlus, Piccini S.p.a., Banca di Anghiari e Stia – Credito Cooperativo. A oggi sono state coinvolte quasi 200 persone, tra studenti, artisti, sostenitori e Associazioni. L’intervento di manutenzione straordinaria è stato diretto dall’Arch. Monica Gnaldi Coleschi con il prezioso sostegno delle ditte Pecorelli ed Edilgiorni.

Il 9 luglio sarà una tappa importante di questo virtuoso percorso di rigenerazione urbana, a oggi all’attenzione del MiBACT (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo), che mostra la capacità di professionisti, giovani, Istituzioni ed Enti privati di lavorare insieme per restituire alla città un bene di valore storico e artistico.

In questa occasione, tre artisti attivi a livello nazionale presenteranno le loro opere, ideate appositamente per altrettante sale della Caserma: Francesco Capponi, Carla Rak e Federica Gonnelli.

Francesco Capponi presenterà un’installazione con sculture prevalentemente in legno, in parte carbonizzato. “Le opere interagiranno tra loro, con lo spazio circostante e con lo spettatore, ognuna con il proprio linguaggio, tramite odore, suono, luce o movimento” afferma l’artista umbro, “l’installazione sarà ispirata al rito di preparazione che la fenice compie prima di bruciare, il rituale della creazione del suo rogo/nido per il suo rinnovo ciclico.”

Carla Rak con il suo intervento intende restituire l’idea di stratificazione, intesa come processo di crescita lento e inesorabile, che ha definito l’identità molteplice di Palazzo Muglioni. Due suggestioni guidano la sua ricerca: da una parte il tempo come entità che attraversa le cose aggiungendo sempre nuovi strati, dall’altra il tempo irreale del mito che si ripete in cicli sempre uguali. “Il riutilizzo di immagini già esistenti è frequente nella mia ricerca” dichiara l’artista romana, “penso spesso al mio lavoro come un’operazione connessa con il mettere insieme dei frammenti, sia dal punto di vista materiale (con i collages, le fotografie) che simbolico: frammenti di ricordi, di emozioni, di storie.”

L’installazione di Federica Gonnelli, Quella cosa che non c’è, farà uso di vari strumenti effimeri (il velo, il video, le opere a parete, lo specchio, il fuoco e la cenere) per stabilire una relazione tra l’artista, gli spettatori e lo spazio circostante. L’obiettivo è restituire all’osservatore il mondo di CasermArcheologica, passato e presente, attraverso una realtà virtuale. L’opera principale avrà il titolo di RELIANZA e sarà realizzata con il velo d’organza, a simboleggiare il legame che intercorre tra individui e luogo. “Un’identità celata dal lenzuolo e uno specchio che rimanda un fascio di luce verso l’osservatore che potrebbe ipoteticamente riflettersi in esso” spiega Gonnelli, “un gioco di identità, celate e/o espresse, tra l’artista e lo spettatore che con l’opera si identifica.”

La mostra sarà affiancata dall’esito del laboratorio di fotografia “Lezioni per anime inquiete” condotto dall’artista Alessandra Baldoni con alcuni studenti del Liceo Città di Piero di Sansepolcro. I/Le ragazzi/e hanno sperimentato il linguaggio artistico della fotografia, creando set e ambientazioni suggestive negli spazi della Caserma e condividendo questa esperienza con alcuni giovani richiedenti asilo, che risiedono nei centri di accoglienza della Cooperativa Sociale “L’albero e La Rua”. Il progetto è stato realizzato con il sostegno della Provincia di Arezzo grazie al bando Giovani Attivi.

L’esposizione prevedrà, inoltre, un percorso artistico già sperimentato in passato da Ilaria Margutti con alcuni suoi studenti, che sono stati invitati a mettersi alla prova attraverso la stesura di un quaderno, partendo dalle suggestioni suscitate da opere di artisti contemporanei: un diario personale che è diventato deposito di storie, riflessioni, fotografie e disegni realizzati con diversi materiali. Il progetto, nato nel 2012, ha l’obiettivo di mettere in relazione lo spazio di CasermArcheologica con l’identità dei ragazzi, attraverso un percorso che li avvicina alla comprensione dell’arte contemporanea e li accompagna intimamente dentro i suoi linguaggi.

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