Un viaggio nella musica da danzare, dal ‘600 al ‘900, per finire a ritmo di tango: da qui il titolo “Danzango” per il suggestivo percorso che il duo Gardel, formato dal fisarmonicista Gianluca Campi e dal pianista Claudio Cozzani, ha proposto a Sansepolcro al numeroso pubblico accorso all’auditorium di S. Chiara su proposta degli Amici della Musica biturgensi, in collaborazione in questo caso col rinomato festival “Terre d’Arezzo“, giunto alla 12esima edizione.
Il Duo Gardel ha presentato un programma che nella prima parte si è basato su trascrizioni da composizioni per vari organici scritte da Jean-Philippe Rameau, addirittura per la corte del re Sole, da Moritz Moszkowski, musicista polacco post-chopiniano fra ‘8 e ‘900, oltre alla celebre trascrizione di Pablo de Sarasate dalla habanera della Carmen di Bizet, a due famose danze spagnole di Manuel De Falla e alla stranota Danza delle Spade di Aram Kachaturian.
Grandissimo affiatamento fra i due solisti, magnifica padronanza dei rispettivi strumenti, virtuosismo spinto e piena comunicativa col pubblico: questi gli aspetti che dal primissimo impatto il duo Gardel ha messo in luce, per approdare poi a una seconda parte del concerto interamente dedicata al tango.
Inusuale e affascinante la sonorità scaturita da piano e fisarmonica, che proprio nei ritmi tangheros ha trovato l’espressione più autentica e coinvolgente, passando con disinvoltura e proprietà stilistica dalla tradizione del grande argentino di inizio ‘900 Carlos Gardel all’innovazione di Astor Piazzolla, tanto contestata dai suoi compatrioti all’epoca perché intrisa di modernismi e dissonanze nonchè composta per ensemble insoliti per il tango doc, fino ad arrivare in questa bella serata di musica alle divagazioni jazzistiche sul tango di quel genio della fisarmonica che è il francese Richard Galliano.
Serata delle grandi occasioni, dunque, gratificata da un pubblico folto, attento e coinvolto, che ha visto esaudire due richieste di bis. Grande successo.