Con un reading teatrale “Noi ed Alice” a cura del gruppo di scrittura Costellazioni, Città di Castello entra nel clima del Centenario franchettiano, che “ufficialmente” precisa l’assessore alla Cultura e vicesindaco Michele Bettarelli “si aprirà il 4 novembre, giorno in cui, nel 2017, Leopoldo Franchetti muore. Nell’approssimarsi della data d’inizio delle celebrazioni, alcuni dei molti soggetti coinvolti nel ricco programma di manifestazioni, che a breve presenteremo, stanno anticipando i temi attorno ai quali ruoterà il centenario. La figura di Alice Hallgarten è naturalmente centrale nella vicenda biografia del barone e nel processo di modernizzazione che attraversò Città di Castello, perché, alcuni suoi progetti, come Tela Umbra, sono sopravvissuti e mantengono una loro reale attualità”.
Non a caso dunque “Noi ed Alice” sarà rappresentato venerdì 26 maggio alle ore 17.30 nel Museo di Tela Umbra con l’introduzione di Maria Luciana Buseghin, le voci recitanti di Alessia Martinelli, Enrico Paci e Mauro Silvestrini, le musiche di Fiorella Dipentima. “Le proposte che sono giunte per il Centenario toccano quasi tutte le discipline artistiche presenti a Città di Castello, oltre ai grandi eventi, che hanno calendarizzato date specifiche dedicate al mondo dei baroni – conclude Bettarelli – La definizione del programma è al vaglio del Comitato costituito ad hoc con il coordinamento della Fondazione Alice Hallgarten Centro Studi Villa Montesca e di Tela Umbra. L’entusiasmo con cui molte associazioni cittadine hanno voluto essere parte del progetto culturale del Centenario è un indicatore di come le due figure di filantropi siano profondamente radicate nell’identità tifernate e della consapevolezza comune che la loro opera abbia impresso alla città una direzione che altrimenti forse non avrebbe avuto”.
