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Sassolini: “Puntare sull’artigianato, questione di qualità della vita”

Il presidente di CNA: “Valtiberina contesto fortunato in un mondo globalizzato senza differenziazioni”

Livio Sassolini durante l’incontro della Piazza dei Beni Comuni su “Arte e artigianato”

Il presidente provinciale di CNA Valtiberina Livio Sassolini è stato tra gli ospiti della Piazza dei Beni Comuni, svoltasi nel fine settimana ai Giardini di Piero a Sansepolcro. Il terzo e ultimo appuntamento del ciclo organizzato da Progetto Valtiberina e Kilowatt Festival ha avuto per titolo Arte e artigianato. Soffermandosi su questo secondo aspetto, Sassolini ha sottolineato che “partiamo da un contesto molto favorevole” per il “notevole valore artistico” dei centri storici della vallata, che permettono di pensare a un artigianato di qualità.

Per operare in questa direzione, secondo Sassolini, occorre in primo luogo una volontà molto forte da parte delle amministrazioni pubbliche, perché “bisogna partire da affitti calmierati o comodati d’uso, altrimenti diventa complesso per l’artigiano avere una reale sostenibilità economica”. Un altro aspetto messo in evidenza dal presidente di CNA è che “l’artigianato è caro, perché il lavoro manuale richiede tempo, impegno e qualità di primo livello”.

“Siamo disposti – si è pertanto chiesto Sassolini – a pagare cose banali come un etto di prosciutto molto di più che al supermercato? Secondo me no”, ha risposto, però “lo può essere il turista”, che “in contesti fortunati come il nostro ha un livello culturale e una capacità di spesa elevati” e può quindi diventare target di “un impianto di concetto artigiano” che potrebbe costituire un grande arricchimento rispetto alla standardizzazione del mondo globalizzato.

In merito a questo il presidente di CNA ha evidenziato che “in tutto il mondo le strade di ogni città sono divise in tre fasce”, una con i maggiori brand della moda, una con brand di livello un po’ più basso, e una in cui ci sono “sempre brand, catene globali identiche, di fascia spazzatura”. Per cui “non è solo Netflix o Amazon, ormai anche il mondo fisico è completamente fotocopiato, e noi che abbiamo la possibilità di incentivare l’artigianato – è la riflessione che ne deriva – dovremmo puntarci per una questione di qualità della vita, altrimenti andiamo a vivere in percorsi già tracciati e ripetuti all’infinito”.

Sassolini ha quindi elencato alcuni difetti della categoria da lui rappresentata: “L’artigiano è autoreferenziale ed è bravo solo lui, qualsiasi cosa faccia ci deve guadagnare, non investe un euro in innovazione. Siamo una categoria terrificante – ha detto – però per contro abbiamo un sapere, una conoscenza del prodotto e del territorio molto più elevata di tanti altri”.

Caratteristiche da sfruttare creando “dei percorsi in maniera verticale con le amministrazioni, basati su risultati piccoli, passo per passo, mettendo assieme tanti attori, in una visione un po’ diversa del borgo che vogliamo rappresentare, in cui dovrebbe sicuramente essere coinvolta la società civile”. Ad Anghiari “si è visto un piccolo scarto in positivo, su Sansepolcro si fatica più anche perché la fascia di prezzi dei fondi è molto più elevata, però è una strada che potrebbe essere percorribile”, ha concluso Sassolini.

Nel canale YouTube di TTV.it sono disponibili sia l’intervento di Livio Sassolini, sia la versione integrale dell’incontro di sabato 14 luglio.

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